È in corso in queste ore, all'Hotel Melià di Milano, la riunione nazionale dei Coordinatori Regionali e Coadiutori Provinciali del Centro Coordinamento Inter Club, in totale 42. Un tradizionale appuntamento a cadenza annuale, principale momento d'incontro tra la tifoseria organizzata e la Società, per tirare le somme della stagione in corso e pianificare già le iniziative della prossima.

A dare il via alla riunione Ernesto Paolillo, accolto con entusiasmo dai presenti: "La scelta di avere la signora Bedy Moratti come presidente onorario del Centro Coordinamento - ha sottolineato il dg - è sicuramente un segno di quanto la famiglia Moratti tenga agli Inter Club. Ci fa molto piacere anche ricordare l'ingresso in Società, ad occuparsi degli Inter Club, di Sergio Spairani, che con il suo lavoro non fa altro che incrementare i risultati già ottimi di questa realtà, da sempre seguita da un grande lavoratore come Fausto Sala. È un onore per me poter ricordare che quest'anno gli Inter Club hanno superato quota 1000: precisamente siamo arrivati ad avere 1064 club, con 129.305 soci. Numeri in crescita, che ci rendono orgogliosi".

Il direttore generale ci ha poi tenuto a fare un ringraziamento particolare, condiviso dai presenti con uno scrosciante applauso: "Un grande ringraziamento va inoltre al nostro presidente Massimo Moratti: l'acquisto di Giampaolo Pazzini è un segno importante, si tratta di un attaccante ancora giovane e promettente. Per questo ringraziamo davvero il presidente, senza dimenticare l'importanza anche di Ranocchia e del prestito di Kharja e gli investimenti su giovani come Lukas Spendlhofer e Christoph Knasmullner, talenti utili anche per la prima squadra. Il segnale della famiglia Moratti è sicuramente quello della volontà di continuare a essere vincenti e questo è importantissimo. Ci attendono mesi competitivi davanti, sicuramente ad alto livello. Abbiamo dimostrato ancora una volta il voler essere competitivi: il presidente Massimo Moratti ha fatto un grandissimo regalo alla squadra e ai tifosi potenziando ancora di più la rosa".

Anche se di mercato futuro non vuole parlare: "Il colpo clamoroso l'abbiamo fatto adesso, prendendo Pazzini. Colpi comunque se ne fanno sempre, ma non è che si può sempre fare dei colpi eccezionali (sorride, ndr). Tornando all'acquisto di Pazzini, comunque, è stato il segno ancora una volta di un grande sforzo e di un grande attaccamento da parte della famiglia Moratti, un grande amore da parte della presidenza. Ora più vicini al Milan? L'arrivo di Pazzini aumenta la potenzialità dell'Inter. Noi viviamo alla giornata, guardiamo la classifica giorno per giorno, e ci crediamo. Crediamo di poter fare molto di più. Teniamo comunque i piedi per terra, guardiamo la classifica domenica dopo domenica e continuiamo a lottare".

Poi Paolillo risponde ancora una volta ad Agnelli: "Ogni volta a parlare per primi non siamo stati noi. Voglio dire solo questo. A parlare per primi sono sempre altri. Ricordo che per aver risposto prima della partita contro la Juve sono stato tacciato di voler fomentare la tifoseria. Noi invece non fomentiamo niente. Vedo che altri hanno iniziato a fomentare, prima della partita Juve-Inter ormai vicina. L'Inter ha sempre dimostrato di aver meritato tutto ciò che si è meritata ed è sempre stato chiaro a tutti che in alcuni anni è stata penalizzata fortemente. Siccome crediamo nella verità e nella giustizia, anche quella sportiva, siamo convinti che i fatti che sono davanti a tutti vengano presi in giusta considerazione". E Pazzini poteva andare proprio alla Juve: "Non conosco quello che succede in casa d'altri, dico che i nostri hanno lavorato bene, ad ogni livello e settore. Non faccio paragoni con altre squadre".

Ultimo commento sull'allenatore brasiliano: "Leonardo è un professionista estremamente serio, che come un manager che passa da una società all'altra per mille ragioni segue al meglio gli interessi della società per cui lavora. E si sta dimostrando di essere un grande uomo e un grande allenatore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 29 gennaio 2011 alle 16:31 / Fonte: Inter.it
Autore: Fabrizio Romano
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