Sfida a tinte nerazzurre quella che attenderà domani sera José Mourinho al Parco dei Principi. Dall'altra parte infatti due dei campioni allenati a Milano con l'Inter, Zlatan Ibrahimovic e Thiago Motta, punti cardine del PSG di Laurent Blanc. L'allenatore del Chelsea ha avuto modo di parlare di entrambi nella conferenza stampa che precede l'andata dei quarti di finale di Champions League: "Io e Ibra abbiamo legato davvero bene - ha ricordato -. L'unico caso in cui non ci siamo trovati d'accordo è stato quando io volevo che restasse all'Inter, mentre lui desiderava andare a Barcellona, ma questo è normale. In tutto l'anno il nostro rapporto è rimasto fenomenale. La gente dice che ha una personalità difficile, ma per me una personalità difficile ce l'ha chi non vuole vincere. Lui sceglie di lavorare e vuole essere il migliore. Ha un grande ego, una grossa autostima e sa di essere un top player, quindi per me è stato fantastico essere il suo allenatore. Siamo amici e ci rispettiamo l'un l'altro".

Interpellato sul futuro del centravanti svedese, Mou si lascia andare ad una piccola provocazione: "Deve stare dove lui si sente felice, se lo è a Parigi, e so che lo è, deve rimanerci. Dall'altra parte però è un peccato quando finirà la sua carriera senza aver mai giocato nel miglior campionato del mondo e quindi senza averlo mai vinto. Resta però una carriera ricca di successi, talmente grandiosa che lui può essere considerato uno dei migliori giocatori sebbene non abbia mai giocato in Premier League". Una risposta su Thiago Motta in chiave tattica: "Gli piace ricevere e gestire la palla, ma è in difficoltà quando non succede. Cercheremo di farlo sentire a disagio".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 01 aprile 2014 alle 20:30
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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