Chi si aspettava l'ennesima conferma senza indugi per Andrea Stramaccioni è rimasto deluso. Ieri, le parole di Massimo Moratti sono sembrate ai più un piccolo passo indietro rispetto alle precedenti uscite in merito alla panchina del tecnico. Il presidente ha un po' giocato a confondere le idee: ha detto di non avere dubbi, ma non ha specificato in quale senso; ha parlato di certezze, ma solo “per il momento”. E poi non è voluto entrare nello specifico del futuro del club, in nessun campo. C'è chi ci ha visto una precarietà della posizione dell'allenatore, chi una stizza verso le solite domande che gli vengono rivolte ormai da mesi sotto i suoi uffici. La certezza è che non v'è certezza.

“Non c’è nulla, in questo momento, che Moratti abbia già voglia di dare per scontato; nessuno a cui abbia voglia di dare garanzie totali. Perché tanta è la delusione per come sono andate le cose e altrettanta la preoccupazione per un domani da (ri)costruire. Magari con l’ingresso di nuovi soci, che però Moratti ieri non ha dato per imminente”. La Gazzetta dello Sport fotografa così il presumibile stato d'animo del numero uno nerazzurro, che non dà nulla per scontato.

Panchina, quadri dirigenziali, ingresso di nuovi soci: tante le questioni aperte sul tavolo di Moratti. Tra di queste anche il mercato, che presto esploderà. Gli acquisti già ratificati e ormai arcinoti sono un inizio, ma il grosso deve ancora venire. Con ogni probabilità, arriverà un attaccante esterno, un mediano forte fisicamente e qualche altro tassello qua e là. Senza dimenticare che le sorprese restano sempre dietro l'angolo e non si può escludere più d'un colpo di scena, sia in entrata che in uscita.

Moratti così come l'Inter: senza certezze. E non è detto che sia un male.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 14 maggio 2013 alle 09:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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