Intercettato dai colleghi alla presentazione del calendario Pirelli, Massimo Moratti ha chiacchierato di Inter in maniera più o meno informale. Si avvicina il derby, c'è il cambio in panchina e voci di un possibile rientro in società. Moratti parla così: "Il derby è una partita speciale, ma adesso che non sono più presidente... riesco a respirare un po’ di più. Vediamo se trovo un biglietto... Il cambio in panchina? Non ho mai visto prima un allenatore così inviso alla piazza. Mazzarri è una brava persona, ma il carattere non lo ha aiutato, è un apprensivo: alla fine rischiava di non capirci più niente. In questo momento così complicato c’erano solo due allenatori che secondo me potevano prendere in mano la squadra: uno è Mancini e l’altro è Leonardo. Entrambi sono bravi e conoscono l’Inter. Scegliere qualcuno che non aveva confidenza con l’ambiente sarebbe stato un rischio e Thohir è stato molto bravo. Roberto è un grande tecnico e lo ha dimostrato sia all’Inter sia durante la sua carriera. Pochi hanno vinto come lui all’Inter, vorrà pur dire qualcosa. Serviva qualcuno di cui la gente potesse fidarsi. Speriamo che riesca a fare altrettanto bene in questa sua seconda avventura". La scelta di esonerare Mazzarri era inevitabile? "Si era creata una situazione particolare e andare avanti non era più possibile. I fischi allo stadio, i tifosi scontenti e i punti in classifica... Purtroppo certe decisioni anche a malincuore vanno prese. Mazzarri è bravo e lo ha dimostrato nella sua carriera. Purtroppo nell’ultimo periodo è stato anche sfortunato e certi risultati potevano essere diversi. Il calcio è questo. La frase 'e dopo si è messo a piovere'? Lì Mazzarri è stato travisato, è certo che volesse dire altro, mi è dispiaciuto. Mi ha fatto quasi tenerezza".

Quali obiettivi ora con Mancini? "Siamo a novembre, il campionato è iniziato da poco e il tempo di recuperare c’è. Basta che i giocatori siano motivati e che in campo dimostrino il loro valore. Ho fiducia​".

Ma è vero che Moratti potrebbe rientrare in società? "No, no. Sceglierò tre professionisti affidabili, persone di indubbia bravura, che mi rappresentino nel cda ma con Thohir vi assicuro che il rapporto è buono e che ci siamo sentiti spesso. L’ultima volta mi ha chiamato oggi pomeriggio (ieri, ndr). Erick si dà un gran da fare per questa società, diamogli tempo, l’unico suo problema è che vive lontano e fa più fatica a capire cosa sta succedendo qui. Certo è che prendendo Mancini ha dato anche prova di solidità economica, molti avranno pensato: beh, allora questo i soldi ce li ha".

E la suggestione Pellegrini? "Io non ne so niente e neppure lui. Pellegrini è uno generoso e aveva già manifestato la volontà di aiutarmi nell’estate 2013, ma a quel punto la mia decisione l’avevo già presa. Mi ha chiamato per dirmi che non era vero: è stato carino". 

 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 novembre 2014 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport - Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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