Moratti: "Anche a -7 non avremmo smesso di lottare". E su Ibra...

Raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, Massimo Moratti ha parlato della giornata di campionato, che dopo il pareggio del Bari a Milano mantiene i nerazzurri a meno cinque dalla capolista Milan, che non riesce a dare il via alla fuga decisiva. Il presidente giura di non aver visto nulla della partita: “Ero a pranzo e chiacchieravo con Leonardo, tanto c’era chi ci aggiornava. Il fatto che la classifica non si sia mossa è un vantaggio per noi. Non sono meravigliato dal risultato del Milan di ieri, visto che si tratta di un campionato in cui ogni partita è a rischio: lo è stato per noi e lo è stato anche per il Milan”. Anche se l’Inter fosse andata a meno sette non sarebbe cambiato nulla: “E’ un bene che le distanze siano rimaste inalterate, soprattutto a livello mentale. Ma se ci fossimo trovati a meno sette, non avremmo smesso di pensarci perché stiamo passando un ottimo periodo”. Ora si pensa positivo: “A livello psicologico, il risultato del Milan fa bene anche in vista della gara di martedì. Può essere una spinta, un messaggio per noi stessi. E’ dura, ma lottiamo su tutti i tre fronti”.

L’Inter che si aspetta a Monaco: “Nonostante sia stato solo un allenamento (quello di ieri, ndr), ho visto una squadra carica e fiduciosa. Sono sicuro che giocheremo senza complessi e con personalità”. Si accontenterebbe di arrivare al derby con lo stesso distacco: “I nostri primi tre mesi iniziali sono stati complicati, ma ora viviamo in un’altra dimensione, quella di una squadra capace di ribaltare le difficoltà. Sappiamo che il Milan è davanti e noi dobbiamo fare bene, gara dopo gara, senza programmi. Avevamo promesso di tornare a lottare. Finora missione compiuta”. Capitolo Ibrahimovic. Un vantaggio il Milan senza di lui al derby: “Non ho visto la sua espulsione perciò non giudico. Mi hanno detto che è stato un rosso diretto per un pugno. Mi sembra, però, che il regolamento parli chiaro in tal senso, e anche noi ne sappiamo qualcosa”. Ci pensa il Giudice Sportivo: “Io non voglio entrare nel merito. C’è il Giudice Sportivo che farà quello che deve fare”.