Congedati i tifosi interisti con l'ultimo 'famoso' messaggio accennato al momento della partenza da Milano, Romelu Lukaku è ufficialmente un nuovo giocatore del Chelsea per la terza volta. Dopo qualche giorno di attesa, arriva anche la prima grande intervista di Big Rom in 'Blues', rilasciata ai canali ufficiali del club.
Sono passati quasi 10 anni da quando sei arrivato per la prima volta. Quali sono le principali differenze tra Lukaku il giocatore allora e quello di adesso?
"Mi sento solo più completo. Ho cercato di padroneggiare tutte le sfaccettature di cui un attaccante ha bisogno e voglio solo continuare a migliorare nei piccoli dettagli e continuare a migliorare anche i miei punti di forza. Voglio solo cercare di aiutare la squadra a vincere ed essere a disposizione del mister e dei miei compagni. Voglio assicurarmi che si sentano a loro agio e che possano contare su di me in qualunque situazione ci troviamo".
Sei anche una personalità completamente diversa...
"Sono un leader ma sono anche più una persona tranquilla, mi assicuro che tutti si sentano a proprio agio e siano fiduciosi. Quando ero all'Inter e quando sono stato capitano della Nazionale, mi sono assicurato che tutti avessero fiducia e sapessero cosa devono fare. Quando c'è un momento difficile nella partita, possono contare su di me e io incoraggerò sempre i miei compagni di squadra, senza mai abbatterli o inveire contro di loro. Cerco di rimanere positivo e di assicurarmi di vincere la partita perché è sempre la cosa più importante".
Hai segnato 30 gol con l'Inter la scorsa stagione, ma prima hai giocato per otto stagioni in Premier League. Quali sono le principali differenze che hai riscontrato tra i campionati?
"L'Italia è tatticamente e tecnicamente un campionato migliore, ma qui in Inghilterra è tutta una questione di intensità. È questo che fa la differenza ma per me non è un problema perché sono stato qui otto anni e so di cosa si tratta. Non è che sono un nuovo giocatore che entra e non sa bene cosa aspettarsi. Conosco il campionato, ho segnato una discreta quantità di gol qui ma il passato è passato e ora dobbiamo guardare avanti. Sono una nuova versione di quel giocatore di prima. Mi sono evoluto e la squadra a cui mi unirò è una squadra molto forte, quindi ora dobbiamo solo dimostrarlo sul campo sfidando per la Premier League".
Ti senti come se avessi delle cose in sospeso qui in Inghilterra e al Chelsea?
"Non parlo delle mie ambizioni personali, ma delle ambizioni del club e le due cose coincidono. Ecco perché sono tornato. Il Chelsea vuole continuare a vincere, continuare a crescere come club e dominare davvero in Inghilterra e in Europa. È qualcosa che volevo e sono qui ora, quindi tocca a me aiutare la squadra a raggiungere il suo potenziale".
Quali sono i piani per i prossimi giorni?
"Sono pronto, si tratta solo di entrare nella squadra e provare a dimostrare a me stesso agli allenatori che posso giocare. Dobbiamo tutti competere durante la settimana per guadagnare il nostro posto da titolare. Per me sarà una nuova battaglia, ma stiamo tutti combattendo per una stessa causa: assicurarci che il Chelsea vinca! Farò in modo che in allenamento dia il 100% ogni giorno e mi assicurerò di essere pronto per ogni partita. Sono felice che la prima sia una grande partita in trasferta contro l'Arsenal, quindi speriamo di poterci preparare bene e ottenere un buon risultato".
Sono passati quasi 10 anni da quando sei arrivato per la prima volta. Quali sono le principali differenze tra Lukaku il giocatore allora e quello di adesso?
"Mi sento solo più completo. Ho cercato di padroneggiare tutte le sfaccettature di cui un attaccante ha bisogno e voglio solo continuare a migliorare nei piccoli dettagli e continuare a migliorare anche i miei punti di forza. Voglio solo cercare di aiutare la squadra a vincere ed essere a disposizione del mister e dei miei compagni. Voglio assicurarmi che si sentano a loro agio e che possano contare su di me in qualunque situazione ci troviamo".
Sei anche una personalità completamente diversa...
"Sono un leader ma sono anche più una persona tranquilla, mi assicuro che tutti si sentano a proprio agio e siano fiduciosi. Quando ero all'Inter e quando sono stato capitano della Nazionale, mi sono assicurato che tutti avessero fiducia e sapessero cosa devono fare. Quando c'è un momento difficile nella partita, possono contare su di me e io incoraggerò sempre i miei compagni di squadra, senza mai abbatterli o inveire contro di loro. Cerco di rimanere positivo e di assicurarmi di vincere la partita perché è sempre la cosa più importante".
Hai segnato 30 gol con l'Inter la scorsa stagione, ma prima hai giocato per otto stagioni in Premier League. Quali sono le principali differenze che hai riscontrato tra i campionati?
"L'Italia è tatticamente e tecnicamente un campionato migliore, ma qui in Inghilterra è tutta una questione di intensità. È questo che fa la differenza ma per me non è un problema perché sono stato qui otto anni e so di cosa si tratta. Non è che sono un nuovo giocatore che entra e non sa bene cosa aspettarsi. Conosco il campionato, ho segnato una discreta quantità di gol qui ma il passato è passato e ora dobbiamo guardare avanti. Sono una nuova versione di quel giocatore di prima. Mi sono evoluto e la squadra a cui mi unirò è una squadra molto forte, quindi ora dobbiamo solo dimostrarlo sul campo sfidando per la Premier League".
Ti senti come se avessi delle cose in sospeso qui in Inghilterra e al Chelsea?
"Non parlo delle mie ambizioni personali, ma delle ambizioni del club e le due cose coincidono. Ecco perché sono tornato. Il Chelsea vuole continuare a vincere, continuare a crescere come club e dominare davvero in Inghilterra e in Europa. È qualcosa che volevo e sono qui ora, quindi tocca a me aiutare la squadra a raggiungere il suo potenziale".
Quali sono i piani per i prossimi giorni?
"Sono pronto, si tratta solo di entrare nella squadra e provare a dimostrare a me stesso agli allenatori che posso giocare. Dobbiamo tutti competere durante la settimana per guadagnare il nostro posto da titolare. Per me sarà una nuova battaglia, ma stiamo tutti combattendo per una stessa causa: assicurarci che il Chelsea vinca! Farò in modo che in allenamento dia il 100% ogni giorno e mi assicurerò di essere pronto per ogni partita. Sono felice che la prima sia una grande partita in trasferta contro l'Arsenal, quindi speriamo di poterci preparare bene e ottenere un buon risultato".
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