Abbiamo capito, forse, che l'errore più grave che si possa fare anche in questo inizio di stagione che prevede l'inedita avventura dell'Europa League, è quello di sottovalutare l'avversario: l'esperienza da brividi vissuta ieri contro l'Hajduk Spalato ha probabilmente giovato come esperienza da non rivivere più. Questo, si auspica, a partire dal prossimo turno, quando l'Inter si giocherà, tra il 23 e il 30 agosto, l'accesso alla fase a gironi del torneo continentale affrontando i romeni del Vaslui, di certo non una delle avversarie più temibili, sulla carta, nel lotto delle cinque possibili. Ma, evitato l'Anzhi Makachkala e la sfida con Samuel Eto'o, bisognerà comunque certamente concentrarsi perché i romeni sono comunque avversari tosti, che già l'anno scorso, sempre in Europa League, seppero tenere la Lazio bloccata su due pareggi all'andata e al ritorno.

Diciamo subito, a titolo di presentazione, che il Vaslui, squadra di una città di oltre 70mila abitanti vicina al confine con la Moldova, è una squadra giovanissima, ma non come organico, proprio come età societaria: la fondazione infatti risale al 2002, per opera di un ex arbitro internazionale, Adrian Porumboiu, noto uomo d'affari romeno e padre del regista Corneliu Palma d'oro al Festival di Cannes nel 2006. Dopo soli tre anni il piccolo Vaslui approda in Liga I, nella massima divisione romena. E negli anni si conferma come una delle squadre più importanti del panorama locale, arrivando a sfiorare l'accesso in Coppa Uefa nel 2008 per centrarlo in Europa League, come accennato, lo scorso anno. Non ci sono trofei nella bacheca del club, nel 2010 il Vaslui è andato ad un soffio dall'accoppiata campionato-Coppa ma in entrambi i casi ha mollato prima della fine, lasciando in entrambi i casi campo libero al Cluj di Andrea Mandorlini.

L'anno scorso il Vaslui si è piazzato al secondo posto ancora una volta alle spalle del Cluj, vera e propria bestia nera della squadra giallo-verde con la quale ha disputato, e perso, anche l'ultima partita di campionato, con un secco 3-0, dopo il debutto vincente contro il Petrolul. Squadra, quindi, anche questa in pieno agonismo e con gli impegni ufficiali già ben avviati, che cercherà chiaramente di sfruttare al massimo il debutto casalingo. Nella rosa a disposizione del tecnico Marius Sumudica, forte la componente africana, col capoverdiano Fernando Varela, il nigeriano Michael Tukura, il ghanese Richard Annang e Mike Temwanjera dallo Zimbabwe. Dal Continente nero arriva anche il capitano, il senegalese Ousmane N'Doye. Punta di diamante è l'esperto attaccante Marius Niculae, vecchia conoscenza dell'Inter visto che nel 2002 disputò i preliminari di Champions League con la maglia dello Sporting Lisbona proprio contro i nerazzurri, presumibilmente affiancato da Sabrin Sburlea, oltre al 33enne portiere Danut Coman. Interessante il difensore Gabriel Canu, in squadra c'è anche un brasiliano, Caue, 23 anni, arrivato quest'anno dall'Olhanense. Arrivano al play-off dopo aver perso il preliminare di Champions League contro il Fenerbahçe: 1-1 in Turchia, pesante sconfitta 1-4 in casa. 

Una squadra, insomma, tutta da scoprire: l'Inter arriverà in Romania pochi giorni prima del debutto in campionato a Pescara, l'auspicio è che per il 23 agosto i meccanismi siano perlomeno oliati e che i rischi di incappare in brutte sorprese siano ridotti all'osso...

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 10 agosto 2012 alle 15:05
Autore: Christian Liotta
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