A San Siro si accendono le luci. I riflettori di tutto il mondo sono puntati su Inter-Milan, il derby che per i rossoneri vale quasi una stagione. In caso di passo falso contro l'Inter, addio sogni di gloria: lo Scudetto andrà alla Juve. Il Milan quindi vuole vincere e sperare ancora nella vittoria del campionato, ma serve uno stop della Juve. L'Inter però non vuole regalare i 3 punti ai cugini e studia la squadra migliore da mandare in campo.

MURO CONTRO GENIO - Come si ferma un Genio? Facendolo tornare nella lampada. Ci proverà Walter Samuel, che contro il Milan ha vinto 8 volte su 8 in campionato. E senza di lui l'Inter ha quasi sempre perso negli ultimi anni. Stavolta, per fortuna di Stramaccioni, the Wall ci sarà, in coppia con Lucio. Le due colonne del Triplete hanno già fermato Ibra sia nel derby di andata sia nella doppia semifinale contro il Barça. Ma stasera sarà un'altra storia, anche perché contro il Parma la difesa, Lucio soprattutto, è stata disastrosa. Dovranno stare attenti anche Maicon e Nagatomo in corsia perché nel Milan Robinho ha la tendenza ad allargarsi a sinistra, mentre Boateng predilige la fascia destra. Serviranno attenzione e concentrazione come all'andata.

MUSCOLI A CENTROCAMPO - Poca fantasia, poco estro, tanta sostanza. Più quantità che qualità nel derby di Milano per quanto riguarda il centrocampo. Senza Stankovic, Stramaccioni non può contare su un regista e si affiderà a Cambiasso, Zanetti e Guarin. Esperienza, ma non solo: il Capitano si esalta nei derby e corre per due, Guarin è atteso al suo primo big match da interista. Chi agirà sul centro-destra, si dovrà occupare di Muntari, alla prima da avversario (poco amato dal pubblico nerazzurro). Sulla sinistra invece occhio agli inserimenti di Nocerino, dovrebbe pensarci Zanetti. L'errore da non ripetere: nel derby di andata, tatticamente perfetto, ci fu una sola imperfezione, ovvero il troppo spazio lasciato a Van Bommel. Niente paura, stavolta c'è un trequartista puro come Sneijder in quella posizione. Anzi, sarà proprio Van Bommel a doversi preoccupare del connazionale, così come Cambiasso dovrà avere un occhio di riguardo per Boateng.

FATTORE WES+PRINCIPE - Proprio Sneijder, insieme ad Alvarez o Zarate (sono in ballottaggio), sarà la scheggia impazzita della partita. L'olandese è il più forma delle ultime partite, in cui è pure andato a segno. Già in Supercoppa, in quello che doveva essere la sua ultima partita con la maglia dell'Inter, Sneijder andò a segno. Questo, a due partite dalla fine, può essere il suo ultimo derby, la sua ultima partita a San Siro: ma, perché no, può anche essere l'occasione giusta per prendere in mano definitivamente anche l'Inter del futuro. Nell'Inter del futuro, c'è ancora spazio per Diego Milito, che dell'Inter ha scritto il passato. Il Principe nei derby (sia a Genova che a Milano) si esalta sempre: chiedere ad Abate per credere. E il duello col terzino destro del Milan si riproporrà: di solito non c'è due senza tre… Nesta cercherà di arginare Milito, con l'aiuto di uno tra Bonera e Yepes perché mancherà Thiago Silva, con Antonini a completare la difesa. L'assenza del centrale brasiliano è pesantissima: Milito e Sneijder dovranno approfittarne. Alvarez e Zarate sono in ballottaggio per completare il tridente, con Pazzini che magari a partita in corso proverà a riscattare qualche ombra di troppo.

MOTIVAZIONI, SCUDETTO E CONTROPIEDE - Punto primo: conteranno le motivazioni. Il Milan deve puntare allo Scudetto, l'Inter riscattare la caduta di Parma, che è praticamente costata il terzo posto. Il Milan giocherà aspettando anche buone notizie da Trieste, dove la Juve affronta il Cagliari. Lo Scudetto si decide qui, alla penultima giornata. Stramaccioni non vuole fare sconti, anche perché una vittoria può aiutarlo a tenersi la panchina dell'Inter. Il derby, quindi, sarà comunque decisivo. Per lo Scudetto, per il Milan, per Stramaccioni e per il futuro dell'Inter. Strama andrà all'attacco? Nell'ultimo precedente Ranieri vinse con difesa e contropiede, tattica che funzionò alla perfezione contro un Milan letale nelle ripartenze. Lasciare spazi a Ibra, Robinho e Boateng sarebbe l'errore più grande, soprattutto considerando che Samuel e Lucio sono invalicabili se giocano a ridosso dell'area di rigore, ma incerti a 30/40 metri dalla porta. Un'Inter quadrata, corta e pronta a schiantare il Milan. Stramaccioni farà il suo gioco: all in, tutto o niente. E' il Derby di Milano, signori.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 06 maggio 2012 alle 08:30
Autore: Guglielmo Cannavale
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