Lo ha detto dopo un deludente pareggio subito in rimonta dal Palermo. Di certto in tarda serata non ha cambiato idea, anzi. Nel dopo gara Josè Mourinho, al di là dei punti di vantaggio sull'inseguitrice, ha parlato di profumo di scudetto. Chi potrebbe dargli torto ora che il vantaggio non solo non si è ridotto, ma è addirittura salito a +10, il massimo dall'inizio del campionato. Dieci piccoli tasselli a sette partite dalla conclusione. Un patrimonio straordinario, che rende ancora più gradevole il profumo. Poco importa se la squadra sembri in debito d'ossigeno e non riesca a giocare allo stesso livello tutta la partita. Normale che ci sia una flessione, l'importante è non mollare quando ancora in palio di punti ce ne sono 21. Di sicuro ne sapremo molto di più sabato sera, poco prima delle 23. In quel momento le speranze della Juventus potrebbero tornare in vita, oppure essere tramortite definitivamente.

L'Inter avrà a disposizione due risultati su tre, perché se una vittoria staccherebbe definitivamente la spina dall'alimentatore del campionato, anche un pareggio porrebbe un piccolo, ma marcato punto esclamativo sulla vittoria finale nerazzurra. Mourinho, a questo punto, direbbe che mancano ancora 12 punti alla vittoria del titolo, ma nessuno crede che siano necessari. Basterà cercare di non perdere a Torino per cominciare ad avvicinare la mano al fuoco sul quarto rionfo consecutivo in Italia. Non è sfacciato ottimismo, è la relatà che oggi ci si prospetta davanti. Nel giorno di Pasqua, nessuno crede più nella resurrezione della contesa, lo stesso Ranieri definice pesantissima la sconfitta a Genova, soprattutto perché la sua Juve ha sprecato un'opportunità enorme per avvicinare la capolista. E certe occasioni non si ripetono. Non resta che attendere il giorno dei giorni, quel 18 aprile che metterà chiarezza sull'esito finale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 12 aprile 2009 alle 11:26
Autore: Fabio Costantino
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