Nonostante il fastidio dell'Inter, i nazionali ieri hanno lasciato Milano per rispondere alla chiamata dei rispettivi c.t. e giocheranno le qualificazioni ai prossimi Mondiali. Tre gare ravvicinate che, come al solito, restano un rischio in questa fase delicata di stagione. L'Ats di Milano, valutando ormai inesistente il rischio di un focolaio, ha dato l'ok alla possibilità di spostare altrove l'isolamento fiduciario al quale tutto il gruppo squadra dell'Inter deve sottostare fino al 31 marzo. La domanda è: come giocare le partite, visto che vige l'obbligo di non farlo proprio per indicazione della stessa Ats? Come spiega la Gazzetta dello Sport, è necessario rompere la bolla. L'Inter sperava che i suoi calciatori si limitassero agli allenamenti, viste anche le possibili sanzioni alle quali vanno incontro tornado poi in Italia. "In realtà, mettendo piede in un Paese straniero, il giocatore è sottoposto al regolamento anti-Covid di quella nazione: per questo sono già subentrate o subentreranno a breve nuove autorizzazioni per scendere in campo in match ufficiali da parte delle autorità locali. Tradotto: non si “aggira” la Ats lombarda, ma la si scavalca per competenza territoriale", spiega la rosea. Insomma, mere questioni burocratiche a dirimere un caso che rischia di penalizzare il club nerazzurro. Altro che "fortuna"...

In tal senso, la Gazzetta sottolinea il vuoto normativo esistente. "Ieri i tamponi interisti erano tutti negativi, eppure un componente del gruppo è comunque risultato positivo: niente che potesse far cambiare la valutazione Ats visto che non è stato riscontrato un contatto diretto del soggetto con i giocatori - scrive la rosea -. A questo punto, Lukaku e compagnia si sono limitati a un lavoro blando di mattina alla Pinetina e poi hanno salutato". Il caso Eriksen è quello che fa capire più di altri questa falla: il danese è volato direttamente in Israele dove dopodomani giocherà con la Nazionale. Si è fatto dare uno “strappo” dal charter dei compagni che ha fatto un tattico stop a Milano per prenderlo assieme a Kjaer. "A differenza degli altri, però, nessun passaggio preventivo in patria: di questi tempi, una bella comodità", ammette la Gazzetta.

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Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 23 marzo 2021 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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