Lunga intervista al portale brasiliano Gazetaesportiva.net per Hernanes. Il Profeta, alla sua terza stagione con la maglia dell'Inter, oltre a lasciarsi andare ai ricordi legati al São Paulo, club da lui lasciato cinque anni fa per approdare alla Lazio, parla anche del suo momento in nerazzurro. A cominciare dalla posizione in campo: "Ho finito l'ultima stagione e iniziato la preparazione alla prossima come centrocampista offensivo, e mi sento molto bene in questo ruolo. E' questo il modo in cui preferisco giocare oggi. Sono stato schierato anche come volante e sono preparato per giocare così, ma credo che oggi posso far vedere al meglio le mie caratteristiche giocando più avanzato". 

Hernanes è convinto della sua scelta di vestire il nerazzurro e punta a vincere dei titoli all'Inter: "Ho ancora molto da conquistare in Europa; sono un giocatore dell'Inter e non penso a tornare in Brasile in questo momento. Ho i miei obiettivi all'Inter e sono concentrato qui; ho ancora un grande affetto per il São Paulo, ma ripeto, non ho intenzione di tornare in Brasile adesso. Ho i miei obiettivi qui all'Inter. Sono molto felice e motivato, penso sempre a dare il meglio per la squadra, vincere trofei, esprimere il mio miglior calcio possibile. Stiamo iniziando una nuova stagione con il sogno di riportare il club ai livelli che gli competono". Sulla relazione con Roberto Mancini aggiunge: "E' molto buona, un ottimo rapporto professionale. Lui è l'uomo giusto e questo è l'importante. Sta facendo un lavoro serio perché l'Inter torni forte in questa stagione". Con un occhio sempre alla Seleçao, persa però in occasione della Copa America. Hernanes la prende con filosofia: "La Nazionale brasiliana è un sogno, un obiettivo. Ma bisogna rispettare le scelte del commissario tecnico. Nell'ultima stagione ho avuto qualche problema fisico all'inizio che mi ha frenato un po'. Ho finito bene la stagione, però sapevo comunque che le speranze di essere convocato per la Copa America erano poche". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 06 agosto 2015 alle 11:30
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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