Intervenuto in conferenza stampa nel giorno del suo 29esimo compleanno, Hernanes, dal ritiro della Nazionale brasiliana, torna tra le altre cose anche sul suo trasferimento all'Inter di gennaio: "E' stato un affare che ha fatto tutti felici, visto che tutti secondo me aspettavamo un trasferimento del genere. C'è ovviamente una responsabilità in più, una carica che forse non avevo mai provato fino a quel momento: quella di essere il nome sul quale la gente riponeva tutte le sue speranze. Oltre, naturalmente, al fatto di arrivare all'Inter, uno dei club più conosciuti del mondo, un qualcosa in più nella mia carriera". Dopo i sei mesi in nerazzurro, il Mondiale: "Ho sempre sperato nella convocazione, ma prima della certezza ci vuole sempre tempo. Ho giocato abbastanza, penso di avere convinto Felipe Scolari a convocarmi. Non sono stato convocato nell'ultima amichevole e questo ha dato adito a certe voci, ma grazie a Dio e al ct sono qui. Quando sono entrato, ho fatto quello che Scolari voleva facessi. Mi ha dato fiducia, sa di poter contare su di me e se vuole che giochi dal primo minuto, mi preparerò bene". 

Tra le altre cose, il Profeta filosofeggia anche sulla ricorrenza odierna: "E' un momento bello, perché ti permette di ricordare il giorno in cui sei venuto al mondo. Fa riflettere sulla nostra storia, sul nostro percorso nel mondo. E' un dono speciale poter festeggiare coi miei compagni di Nazionale, coi quali poi tentare di conquistare la più grande vittoria della mia vita". Hernanes, comunque, si sente nel pieno della propria maturità calcistica: "Non sono ancora giunto al top della mia carriera, mi sto avvicinando. L'età per noi centrocampisti è quella data dall'esperienza, e dall'aver vissuto tante situazioni che ci hanno fatto acquisire questa esperienza. L'attaccante fin dalla giovane età è abituato a raggiungere il vertice, noi dobbiamo imparare a trovare un equilibrio". Poi, Hernanes traccia un suo profilo: "Mi vedo molto nel tipo pernambucano: sono un testardo, uno che non molla mai, come tutti i brasiliani del resto. La determinazione è la nostra più grande forza, perché con la perseveranza dobbiamo far fronte ai problemi quotidiani della vita. Queste caratteristiche tracciano il mio profilo". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 29 maggio 2014 alle 20:05
Autore: Christian Liotta
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