Psg-Real Madrid di domani sarà l'occasione per Achraf Hakimi di confrontarsi nuovamente con il suo passato, lui che è cresciuto nella cantera dei blancos salvo poi essere prima scaricato in prestito al Borussia Dortmund e quindi ceduto senza troppi ripensamenti all'Inter nell'estate 2020. "Il mio addio è stato determinato da due cose: la mia mancanza di maturità e l'assenza di fiducia da parte del club - ha raccontato il marocchino in esclusiva a Marca -. Quando arrivi al Madrid dal Castilla è normale che il club non scommetta tanto su di te perché sei un giovane giocatore. Ma poi, dopo due grandi stagioni in prestito al Dortmund, il Real ha continuato a non voler scommettere su di me, anche se potevo continuare a giocare ad alto livello. Infine, quando ho lasciato l'Inter, c'era anche un'opzione di acquisto in favore del Madrid che non l'ha esercitata, quindi semplicemente non hanno voluto puntare su di me. E sono felice perché penso che questi club non abbiano sbagliato a scommettere su di me". 

Il PSG ti ha dato la stabilità che stavi cercando?
"La verità è che mi sento molto a mio agio, come a casa. La gente, la società e i tifosi mi hanno accolto molto bene. Già prima del mio arrivo sentivo l'affetto, la società ha scommesso su di me e ha fatto grandi sforzi. Anche l'allenatore, abbiamo avuto un bel po' di conversazioni e mi ha dato la sua fiducia. Anche i compagni mi hanno accolto molto bene e mi dicono di essere sempre calmo e divertirmi. Per questo mi trovo bene anche con loro e do il massimo". 

A Parigi c'è la pressione di una big?
"Sì, ho giocato in diversi campionati con diversi club, tutti con una richiesta massima, ma mi è sempre piaciuta quella pressione. È vero che ora abbiamo grandi giocatori e le aspettative sono tante. Cerco di prendere la cosa bene, con calma". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 14 febbraio 2022 alle 10:56
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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