Tanto tuonò che piovve. Le avvisaglie delle ultime settimane, espresse dopo ogni fischio finale anche in seguito a una vittoria, hanno portato Antonio Conte a sbottare dopo il clamoroso ribaltone di Dortmund che rende assai complicato il passagio agli ottavi di Champions League per l'Inter. Da tempo l'allenatore richiama l'attenzione sulle poche alternative a disposizione, su una rosa incompleta che in periodi di infermeria piena palesa il suo lato più vulnerabile. E giocare ogni tre giorni non è certo un vantaggio, soprattutto alla luce del coefficiente di difficoltà di alcuni impegni in calendario. Contro il Borussia la manifestazione del nuovo corso nerazzurro si è vista per 45 minuti spettacolari: pochi rischi dietro, ripartenze ficcanti e qualità nella gestione del pallone. Una meraviglia. Poi, dopo l'intervallo, l'altra faccia della medaglia figlia delle recenti fatiche e delle lacune che questa rosa trascina dall'estate, in particolare l'assenza di valide alternative per concedere un po' di riposo a chi viene considerato indispensabile.
I LIMITI DELLA ROSA - L'immagine principale è forse quella di Marcelo Brozovic: leader assoluto nei primi 45 minuti, un fantasma e sempre fuori tempo nei secondi, quando la fatica gli ha annebbiato il cervello. E il croato non è mai uscito dal campo in questo primo scorcio di stagione. Come lui anche altri giocatori negli ultimi tempi, complici anche infortuni dei compagni, hanno dovuto tirare la carretta fino ad arrivare alla riserva. Altri, invece, semplicemente peccano di limiti tecnici o caratteriali che impediscono loro di fare il salto di qualità. Eppure questo gruppo è a un punto dalla Juventus in campionato, con le rivali staccate almeno di 6, e matematicamente ha ancora la possibilità, con 2 vittorie, di centrare l'obiettivo qualificazione in Champions League. Sulla carta è tutto possibile, ma bisognerà valutare le condizioni dei calciatori per i quali la sosta arriva come una benedizione, al netto degli impegni nelle rispettive Nazionali.
MANCA IL CENTROCAMPISTA - Ieri Conte, a modo suo (non è una novità per chi lo conosce), ha sottolineato come per essere competitivi su tre fronti la rosa dell'Inter non è stata costruita nel modo migliore. Nel giorno della firma per i nerazzurri evidentemente gli era stato prospettato un progetto che non si è concretizzato al 100%. Via per scelta societaria Mauro Icardi e Radja Nainggolan, solo il primo è stato rimpiazzato da Romelu Lukaku mentre per sostituire il secondo si è puntato su Nicolò Barella, suo erede designato. Ma è chiaro che, gettando l'occhio sulla rosa, oggi il tecnico salentino non faccia affidamento su Borja Valero, ergo sta ruotando 5 centrocampisti di cui Matias Vecino è stato fermo fino alla trasferta di Bologna e Roberto Gagliardini, che è stato letteralmente spremuto, ha alzato bandiera bianca prima di Dortmund per un problema muscolare. Conte vorrebbe un centrocampista affidabile e con esperienza internazionale (che probebilmente gli era stato promesso in estate), quella che, parole sue, manca ai vari Sensi e Barella, il cui impatto nell'ambiente nerazzurro è stato comunque estremamente positivo. Ma il problema non è solo in mediana, dove comunque la dirigenza ha già rassicurato che interverrà a gennaio.
ATTACCO RIDOTTO ALL'OSSO - In attacco, nonostante la coppia Lukaku-Lautaro stia facendo bene, in assenza del lungodegente Alexis Sanchez l'allenatore ha a disposizione i soli Matteo Politano (che ieri è uscito dal Signal Inda Park in stampelle) e il 17enne Sebastiano Esposito. Un po' poco, anche perché nonostante le parole di Beppe Marotta che lo considera il primo acquisto di gennaio non è chiaro quando il cileno tornerà abile e arruolabile. E nel frattempo? Conte voleva un attaccante in più già la scorsa estate, il suo desiderio era Edin Dzeko ma è noto a tutti com'è andata a finire (virata su Sanchez dopo il rinnovo del bosniaco con la Roma). Il pacchetto di attaccanti attuale non è sufficiente, nonostante ciò bisognerà insistere con questo fino a gennaio. Discorso comunque generale, perché il mercato per altri 55 giorni rimarrà chiuso. E allora che senso ha sfogarsi così se comunque non è possibile intervenire nell'immediato?
ASINCRONIA CON IL CLUB - Non è semplice tradurre il Conte-pensiero, eppure dalle sue parole si evince un'asincronia alla voce obiettivi stagionali con il club. Anche recentemente, sia Marotta sia Alessandro Antonello hanno sottolineato come lo scudetto non sia in agenda in questa stagione, in cui è previsto un ulteriore step di crescita. Ma visto il piazzamento attuale tra più di una difficoltà il tecnico leccese è convinto di potersela giocare con la Juventus se ottenesse supporto sul mercato. Non accetta una stagione da comparsa, vuole provarci ma sa che con le sopra descritte lacune di questa rosa alla lunga rischierebbe di lasciare troppi punti per strada. Idem per la Champions League, in cui il club mira a raggiungere gli ottavi di finale ma, a detta di Conte, non ha allestito una rosa all'altezza di questa ambizione. Ergo, si proverà a vincere le ultime 2 partite ma il rischio di una retrocessione in Europa League è più che concreto. Con le sue parole l'allenatore ha voluto ribadire, martello com'è sia in campo sia fuori, che già in questa stagione si può essere visionari ma serve che tutti diano il loro contributo. La squadra lo sta facendo (e gli elogi del mister ai giocatori non mancano mai), ma non basterà per arrivare in fondo.
Un centrocampista esperto e un attaccante, possibilmente anche un esterno da doppia fascia: queste le richieste tra le righe di Conte, che rendendole pubbliche attraverso lo sfogo di ieri sera ha voluto mettere la dirigenza di fronte alle proprie responsabilità, chiedendole apertamente di decidere se vuole mirare all'obiettivo grosso oppure accontentarsi di un altro piazzamento, verosimilmente migliore dello scorso. La risposta arriverà tra due mesi, intanto aspettiamoci ulteriori richiami all'ordine da parte del 'sergente' salentino, consapevole del fatto che ai piani alti non c'è smania di accontentarlo su tutto. E fino a quando non arriveranno le rassicurazioni chieste, ci attendono altri post-partita molto interessanti.
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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