A margine del netto 5-2 sul Benevento, Antonio Conte analizza ai microfoni di SkySport i 90 minuti del Vigorito. "La più grande soddisfazione è vedere che, al di là degli interpreti, l'idea di gioco non cambia, la stessa che portiamo avanti dall'anno scorso ma con più opzioni - dice il tecnico nerazzurro -. Questa è una squadra che gioca, attacca, crea tantissimo. Dobbiamo lavorare un po' sul discorso dell'equilibrio, ma io mi diverto a vedere questa squadra giocare: trame di gioco importanti, che stanno facendo la differenza".

Maggior inserimento dei nuovi e anche rapido.
"Sicuramente ci troviamo un lavoro di base di un anno, è importante. Su questa base siamo intervenuti anche cambiando sistema col trequartista. Il fatto di poter dare due interpretazioni aumenta la nostra pericolosità. Bravi i ragazzi, anche perché non dimentichiamo che il Benevento veniva da una vittoria in casa della Samp. Giusta determinazione, giusto approccio, ma c'è tanto da lavorare".

Come sta Vidal?
"Arturo ha ricevuto un colpo sulla coscia e ho preferito toglierlo e non rischiarlo anche in virtù del risultato. Ma non dovrebbe essere nulla di preoccupante, lui è un guerriero e i guerrieri sono sempre pronti per la guerra".

Poi battibecco con il conduttore Alessandro Bonan sul tema mercato. "Io alla società non ho chiesto nulla, non ho chiesto niente a nessuno", puntualizza Conte.

Cosa rispondi agli allenatori che vedono l'Inter come favorita per lo scudetto?
"Dobbiamo essere entusiasti, vuol dire che hanno rispetto per il nostro lavoro. Pesa sul giudizio anche il campionato dell'anno scorso. Questo deve riempirci di soddisfazione. Va benissimo, dopo che per tanti anni l'Inter è stata considerata un'outsider. Ora abbiamo acquistato credibilità e ci vedono con occhi diversi. Magari sarà anche più difficile perché ti affrontano con grande determinazione".

Sul centrocampo: c'è una novità sul vertice a volte basso e a volte alto?
"Mi fa piacere che qualcuno possa vedere queste dinamiche in campo, che c'è qualcosa di organizzato. A volte ci si dimentica del lavoro che fa l'allenatore".

Se dovesse arrivare Alonso, non avresti problemi a inserirlo visto che lo conosci molto bene.
"Di mercato non parlo. Questo spetta al club, a me interessa solo lavorare e valorizzare la rosa che ho a disposizione".

Sette cambi rispetto al successo sulla Fiorentina: sarà una costante della stagione?
"Come ho detto prima, nonostante questi cambi si è vista la stessa Inter: dimostra che si lavora bene, che c'è uno spartito. Già mi immagino i giudizi qualora oggi non avessimo vinto... Veniamo da un periodo molto intenso e ci prepariamo ad affrontarne un altro allo stesso modo. Poi a ottobre sarà uguale. Cambiare significa anche velocizzare l'inserimento di Kolarov, di Hakimi, di Vidal, il ritorno di Perisic. Ci prendiamo dei rischi perché abbiamo un sistema preciso, vanno capite le due fasi. Questa rapidità di inserimento mi consente di contare anche su chi è arrivato da poco".

Come vedi la sfida tra Pirlo e Gattuso di domenica?
"Me la godrò in tv, sapendo che tutti state sottovalutando molto il Napoli. È un'ottima squadra, ma nessuno la sta mettendo tra le favorite".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 30 settembre 2020 alle 20:35 / Fonte: SkySport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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