Inter, Roma e José Mourinho hanno un minimo comun denominatore: Marco Branca. E' l'ex attaccante dei nerazzurri e dei giallorossi, che da dirigente portò lo Special One a Milano, l'ospite di Sky Sport alla vigilia della gara in programma a San Siro: "Non la vivo più in prima persona, sono curioso di vedere se sarà una bella partita. Sono curioso di vedere il risultato, tutto lì". 

Piccola escursione su Kakà, oggi 40enne.
"Non si trovano sempre dei grandi giocatori con grande professionalità, penso a Ibra ed Eto'o negli ultimi anni. Generalmente chi ha talento ha poca attenzione ai piccoli particolari, Kakà invece li curava tutti".

Come arriverà Mourinho a San Siro?
"Ci arriverà più convinto perché, anche se il discorso vale per l'Inter, credo che abbia una squadra più consapevole e concentrata. Se l'Inter si è ritrovata, la Roma ha avuto bisogno di un periodo di choc per essere al punto in cui si trova adesso. Arriverà con l'animo giusto". 

E' una Roma diversa adesso.
"Mourinho ha avuto bisogno di tempo, idem l'ambiente per apprezzare e digeririre i suoi metodi. L'ho sentito qualche tempo fa e mi ha detto che si trova benissimo lì, che gli piace la filosofia del club: è immerso al 100% in questo progetto. Dopo il periodo necessario di scelte e parole forti, poi il club ne ha tratto benefici". 

Quanto incise Mourinho all'Inter? Che richieste fece appena arrivato?
"Se per allenatore-manager intendete che si occupava in maniera assillante di mercato, questo no. C'erano colloqui quotidiani per parlare di profili di giocatori, ma lui ha lasciato il club sempre molto libero. Per quanto riguarda l'attenzione sulle altre cose, non basterebbero 3 giorni: è un uomo arguto, pensa a qualsiasi cosa da cui trarre vantaggio. E' più che completo, era sempre stimolante perché ogni giorno aveva una proposta diversa".

Difetti?
"Quelli non si dicono (ride ndr). E' inutile dirli, sono passati in prescrizione". 

In sede di mercato, è più spendibile il nome di Mourinho per far arrivare grandi giocatori?
"Quando uno fa parte di uno dei più importanti del mondo e ha un grandissimo allenatore, credo che la fase di convincimento sia piuttosto facilitata; poi c'è sempre la concorrenza dei club pari livello. Indubbiamente la dialettica che ha José aiuta sempre". 

A chi potrebbe fare comodo Scamacca?
"Sia all'Inter che al Milan, credo sia uno dei giocatori italiani più forti. Ha buona forza e tecnica, ha le qualità per esprimersi ad alti livelli. Credo sia quello più moderno". 

Futuro di Berardi.
"Ha fatto delle scelte di vita, non era convinto di spostarsi dal Sassuolo. Negli ultimi 2-3 anni ha avuto il desiderio di andare, ma è giusto che il club non lo ceda se non viene riconosciuto il vero valore del suo cartellino". 

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 22 aprile 2022 alle 15:36
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
vedi letture
Print