Sul suo spazio per il Corriere della Sera, Beppe Severgnini, noto giornalista di fede nerazzurra, analizza con oggettività la questione della terza stella per la Juventus. E c'è un lettore che gli scrive in questi termini.

Caro Beppe parliamo di calcio e di Italia. Sono un ex appassionato molto disincantato, ma che non riesce ad esimersi dal chiedere “cosa ha fatto l’Atalanta?” la domenica pomeriggio. E, come molti bergamaschi, sono filo-juventino. Leggo dei festeggiamenti per lo scudetto e incappo nella questione “30 scudetti – terza stella”. Capisco cosa mi ha fatto disamorare del calcio: il rifiuto delle leggi quando colpiscono dove fa male. Questa della 3° stella è paradigmatica, secondo me, degli ultimi vent’anni in Italia. La vicenda va ben oltre il calcio: nessuno, tra i potenti (ma, se possibile, anche tra chi potente non è), accetta un giudizio di un’autorità diversa.. E soprattutto pretende la propria impunità. Trovo una vicinanza tra i dirigenti juventini che parlano di terza stella e Bossi secondo cui, nella Lega, non è successo niente grave. Purtroppo il signor B. ha fatto proseliti, in Italia. Cosa ne pensi?

La replica di Severgnini è da 10 e lode.

Non esagerare, Nicola. La vicenda della “terza stella” è uno dei molti infantilismi del calcio: quale tifoseria ne è immune? Però è vero che, in Italia, la fazione conta più di ogni cosa. Il giudizio tribale precede quello logico, civile, morale, giuridico, sportivo. Il calcio in questo è esemplare, ma il Fattore Palio – come l’ho chiamato in un libro – si estende ad altre sfere della vita italiana, dalla politica al campanilismo, dalle professioni all’università.

Veniamo alla questione che ti sta a cuore. Parecchi tifosi juventini – e purtroppo anche alcuni dirigenti –  sembrano non voler capire che gli anni di Moggi & C sono stati condannati in una serie di sentenze, sportive e ordinarie. Non è più questione di opinione, ormai. L’autorità riconosciuta – la stessa che ha assegnato alla Juve questo (meritato) scudetto e ha ignorato il gol (evidente) di Muntari a San Siro contro il Milan – ha deciso che gli scudetti sono 28. Punto. Fine discussioni. Non è bene usare questi argomenti per eccitare l’ambiente. Detto ciò, la Juventus – campione 2012  meritevole, ripeto –  metta sulle maglie tutte stelle che vuole. Le stelle sono taaaante, milioni di milioni…!, cantavano a Carosello.

Sezione: FOCUS / Data: Mer 09 maggio 2012 alle 18:13
Autore: Fabrizio Romano
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