Tutti la vogliono ma nessuno la piglia. C'era una volta la Sora Camilla nell'immaginario popolare: desiderata da tanti, ma conquistata da nessuno. Una parabola paradossale ma che fotografa la situazione attuale di Mauro Icardi. Tra l'ex capitano nerazzurro e l'Inter è guerra fredda, a suon di dichiarazioni, tweet, post su Instagram. Un clima diventato sempre più irrespirabile, giorno dopo giorno e che ha iniziato a spazientire i tifosi. Sullo sfondo spuntano parecchie pretendenti, ma quante sono disposte realmente a piazzare l'affondo per strapparlo a Suning? A oggi sono più i sondaggi e i contatti esplorativi rispetto alle offerte concrete. E così l'interrogativo, che agita i pensieri del popolo interista, resta sempre quello delle scorse settimane: andrà via o rinnoverà?

PRETENDENTI - Wanda Nara, moglie e manager del centravanti argentino, ha provato a smuovere  le torbide acque del mercato. Pour-parler o poco più per il momento. Negli ultimi giorni sono circolate voci riguardanti addirittura 6 club pronti a entrare in azione in caso di divorzio tra Mauro e l'Inter. Le sei società in questione sarebbero, secondo quanto fatto filtrare dall'entourage del numero nove: Napoli e Juve in Italia, United, Chelsea e Tottenham in Premier, e Real Madrid in Spagna. Secondo quanto verificato da FCInterNews la situazione sarebbe, però, un po' meno rovente: il Tottenham tramite un intermediario avrebbe sì chiesto informazioni, ma senza spingersi oltre per il momento. Maurito piace a Pochettino e sarebbe un nome caldo per gli Spurs, ma solo in caso di partenza di Kane (cercato da Real e non solo). 

NO NAPOLI - Da Napoli e Psg in questo momento non ci sarebbero stati segnali concreti, idem da Madrid dove prima devono decidere il nome del tecnico che guiderà i Blancos nella prossima stagione (con Florentino che avrebbe altri piani per rinforzare il Real). Anzi dal club di De Laurentiis smentiscono con forza le voci circolate in merito a una proposta da 9 milioni più bonus. Cifre fuori dai parametri azzurri, dove il calciatore più pagato della rosa (Koulibaly) percepisce solo 6 milioni annui.

SCAMBI - Reale invece l'interesse della Juve (Paratici ci aveva già provato l'estate scorsa), che però al momento non sembra propensa a pagare la clausola, ma si metterebbe al tavolo per impostare uno scambio con Dybala. Inoltre Suning non vuole cedere il proprio bomber a una rivale italiana come dichiarato a più riprese. Se addio dev'essere, sarà soltanto per un club straniero fanno sapere da Corso Vittorio Emanuele. Ecco allora da tenere in considerazione l'ipotesi United, da dove è in uscita Lukaku. E chissà che i destini dei due non possano incrociarsi. In tal senso l'ipotesi è tutt'altro che da scartare, anzi il belga è un nome tenuto assolutamente in considerazione da parte del duo Marotta-Ausilio. Anche se - in caso di eventuale cessione - è ben ribadirlo l'Inter punta a incassare i 110 milioni della clausola rescissoria. 

PROSSIME MOSSE - L'addio comunque non è scontato, perché Icardi e Wanda a più riprese hanno manifestato il desiderio di restare all'Inter e rinnovare. E la stessa dirigenza interista sa - al netto delle attuali problematiche ambientali - che non ci sono in giro per il mondo troppi attaccanti più forti di Maurito in relazione anche all'età (ha appena compiuto 26 anni). Inevitabile quindi confrontarsi prima di arrivare a una rottura. Per questo comunque dall'Inter verrà formulata al clan Icardi una proposta di rinnovo intorno ai 6,5-7 milioni netti più eventuali bonus, un'offerta volta anche all'eliminazione della clausola. Arrivasse un'apertura da parte di Wanda e Maurito, allora potrebbe scattare la grande pace. Ovviamente prima devono essere risolte le attuali criticità, in particolare con compagni e ambiente. All'Inter sanno anche che in questo momento non c'è alle spalle di Icardi e Wanda un club pronto a pagare subito i 110 milioni della clausola e perciò non intendono mettere sul piatto gli 8 milioni netti a stagione più bonus per arrivare una cifra intorno ai 10 a cui ambiva l'argentino. Le distanze sono le medesime delle scorse settimane e non cambiano: si avvicina, però, il momento in cui tutti i protagonisti della vicenda dovranno prendersi le proprie responsabilità. Solo così la frattura potrebbe essere ricomposta (ammesso e non concesso che sia troppo tardi), altrimenti l'addio diventerebbe l'unica soluzione per tutti.

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Sezione: Esclusive / Data: Dom 03 marzo 2019 alle 14:52
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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