Otto punti da recuperare dalla vetta. 32 partite ancora da giocare. E' questo il verdetto che l'Inter legge al termine della 7° (o 6° giornata che dir si voglia) di questo campionato. Non sono tanti 8 punti, considerando che ce ne sono ancora 96 in palio. Certo, fare en plein e vincerle tutte è pressoché impossibile, però la matematica dice questo.

Tralasciando i calcoli aritmetici però, c'è da analizzare la quarta sconfitta in sei partite di campionato, una sconfitta che forse pesa più delle altre per come è arrivata. Una squadra compatta, solida e in vantaggio al termine del primo tempo, su un campo difficile come quello del Massimino. Una squadra irriconoscibile ad inizio ripresa. Non c'è stata la reazione giusta, e i due gol subiti in 6 minuti hanno forse tagliato le gambe ad una squadra stanca. Ma nulla è perduto, il campionato va a rilento e gli avversari stentano ad andare in fuga. L'Inter di Ranieri ha dimostrato di saper reagire, Bologna e Cska Mosca non sono dei casi, sono le certezze da cui ripartire. Ripartiamo da Capitan Zanetti, mai domo e sempre ultimo a mollare, da Cambiasso, dal ritrovato Maicon e dai rientranti Sneijder e Thiago Motta, dalla voglia di gol di Milito e Pazzini, facendo attenzione a non cadere in queste trappole, in questi cali di tensione che non ci possiamo più permettere. 

Rituffiamoci allora in clima Champions League, ripartiamo da Lille, campo difficile anche questo, ma che se espugnato può dare nuova forza, nuova verve ad una squadra che ne ha pieno bisogno. Importante sarà anche il sostegno dei tifosi nelle prossime partite. Riempire San Siro ed incitare sempre la squadra può risultare alla fine decisivo. Rimanere uniti, come solo noi sappiamo fare. Come dice una famosa canzone... Noi siamo ancora qua, eh già!

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 ottobre 2011 alle 00:01
Autore: Riccardo Gatto
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