L’emergenza Coronavirus è destinata a portare inevitabili risvolti economici anche nel mondo del calcio. E, di riflesso, anche sul tanto chiacchierato calciomercato che ad ogni sessione muove numerosi giocatori ed importanti somme di denaro da una parte all’altra del globo. Ma la rivoluzione è dietro l’angolo ed è stata in parte annunciata direttamente da Beppe Marotta, che interpellato sull’argomento da Tuttosport ha precisato che "Al di là delle date che sono ancora tutte da stabilire, penso che sarà un mercato inevitabilmente più povero e nel quale potrebbero esserci quindi più scambi. Assisteremo a una generale diminuzione dei prezzi perché il problema è globale. Sarà importante poter sfruttare le risorse del vivaio”

L’amministratore delegato dell’area sportiva del club nerazzurro ha indicato la via che verosimilmente verrà intrapresa dal Biscione nei prossimi mesi, una volta che l’emergenza sanitaria sarà solo un brutto ricordo e si dovranno affrontare le conseguenze prettamente economiche in tutti i settori della società. Per far fronte al calo dei ricavi e ad un mercato complessivamente più povero, l’esperto dirigente varesino punterà sulle grandi occasioni a basso costo, intelligenti scambi che possano permettere di arginare il deprezzamento dei cartellini e promettenti giovani del sempre florido settore giovanile interista.

Le occasioni qualità-prezzo “da cogliere” (come disse lo stesso a.d. ai tempi della prestigiosa trattativa con il Tottenham per Christian Eriksen) verranno colte, per il resto bisognerà studiare la giusta strategia con il direttore sportivo Piero Ausilio. Al momento sono tanti i giocatori che l’Inter ha in prestito (anche se con formule diverse) in giro per il Vecchio Continente. A partire da Mauro Icardi, con l'incerta permanenza a Parigi che lo trasforma in possibile merce di scambio di lusso in caso di provvisorio ritorno a Milano, dove i rapporti con l’ambiente sono ormai ai minimi termini. Da decifrare anche la situazione di Ivan Perisic, voglioso di restare in Baviera ma con il Bayern a caccia di uno sconto che potrebbe essere incluso in uno scambio con un elemento della scuderia di Hans-Dieter Flick (in Germania, ad esempio, hanno già lanciato il nome di Corentin Tolisso). Diversa la situazione di Radja Nainggolan, in prestito secco a Cagliari nell’ultima stagione e destinato a rivestire, almeno in attesa di decisione definitiva, la maglia nerazzurra dal 30 giugno (o più avanti, in caso di nuove norme ad hoc sui contratti), a meno di un prolungamento della permenenza in Sardegna o di un'offerta importante che possa portare alla cessione definitiva.

Joao Mario e Valentino Lazaro sono a caccia del riscatto con Lokomotiv Mosca e Newcastle, ma in caso di forzato ritorno alla base è possibile che entrambi (soprattutto il portoghese) possano essere utilizzati per mettere in cassa un prezioso e vitale tesoretto o girati come contropartite per puntare qualche profilo indicato dal sempre esigente Antonio Conte. L’austriaco potrebbe anche rappresentare una “soluzione in casa” per la corsia di destra, dove è in ballo il riscatto di Victor Moses dal Chelsea. Da capire se verrà concretizzato a titolo permanente lo scambio tra Dalbert Henrique e Cristiano Biraghi con la Fiorentina, mentre appare lontano il riscatto di Alexis Sanchez dai Red Devils. Intricata la posizione di Stefano Sensi: dopo un avvio nerazzurro col turbo e gli scomodi paragoni con Iniesta e Xavi, il classe ’95 ha smarrito la via della lucidità perdendosi in quella dei numerosi infortuni che obbligano ora la dirigenza a fare delle valutazioni. Molto della stategia Marottiana passerà poi dal futuro di Lautaro Martinez, che ha una clausola rescissoria - valida solo per l'estero - da 111 milioni di euro: in caso di addio potrebbe portare una grossa mole di cash, ma il Barcellona, club maggiormente interessato all'ex Racing, sembra al momento più intenzionato ad inserire delle contropartite nella trattativa (in Spagna si fanno i nomi di Vidal, Coutinho e Semedo) che a spendere quella cifra. Dalle parti di Viale della Liberazione - almeno per ora - dicono 'no' e si tengono stretto il Toro

Focalizzando l'attenzione sulla linea verde, il ritorno tra i pali di Ionut Radu come vice-Handanovic potrebbe tornare utile anche per i discorsi legati ai giovani della cantera, su cui l'Inter continuerà a lavorare. A partire da Sebastiano Esposito, Lucien Agoume Lorenzo Pirola, ormai stabilmente nel giro della prima squadra e in costante contatto con i campi di Appiano Gentile, fino ad arrivare ad Edoardo Vergani, Matias Fonseca e le altre giovani promesse della Primavera guidata da Armando Madonna. 

Tra i tanti nomi e le numerose strategie, Marotta detta la linea nerazzurra: in uno scenario che si prennuncia economicamente più povero, scambi, prestiti, geniali intuizioni e formule creative saranno le nuove armi del mercato post Covid-19. Dell'Inter e non solo. 

Sezione: Editoriale / Data: Sab 28 marzo 2020 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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