Il film sul ‘mercato dell’Inter’ deve ancora essere proiettato, ma un’idea di cosa ci si possa aspettare dalla pellicola in progetto sta pian piano venendo fuori. E allora preparate pop-corn e birre ghiacciate, perché l’impressione è che ci sarà da divertirsi vista la regia di chi da sempre è garanzia di masterpieces: Beppe Marotta. Che nella sua lunga e navigata carriera, di Oscar per ‘colpi low cost e/o a costo zero’, ne ha collezionati più di uno. In questo discorso è impossibile non includere gli arrivi di Andrea Pirlo, Paul Pogba, Kingsley Coman e Dani Alves ai tempi della Juventus, fino alle prime mosse concretizzate dagli uffici di Viale della Liberazione con Diego Godin e Alexis Sanchez prima ed Hakan Calhanoglu poi. Quest’anno la musica sembra seguire lo stesso spartito, considerando anche che c’è comunque da tenere conto dei paletti finanziari imposti da Suning (attivo di circa 60 milioni di euro e taglio del monte ingaggi di circa il 10-15%) che obbligano l’esperto dirigente varesino ad affidarsi alla tanto cara “creatività”. “Ci deve essere professionalità, competenza ma anche creatività: non sempre c'è solo la necessità di fare soldi e degli investimenti, ma serve il coraggio delle azioni” è uno dei concetti ribaditi a margine del recente evento 'L'Amico Atletico' di Fondazione Cardinaletti Onlus a Milano.

Creatività fa rima con “opportunità”, altra parola pronunciata spesso e volentieri dall’ex Samp. Specialmente nell’ultimo periodo, quando incalzato sulle continue voci legate a Paulo Dybala e all’Inter ha preferito dribblare le suggestioni con la solita ed inconfondibile ars dialettica per non creare false aspettative. Almeno fino a lunedì sera, quando per la prima volta Don Beppe si è lasciato ad andare ad una dichiarazione che apre ora scenari concreti sullo sbarco della Joya in nerazzurro: “Nello sport devono essere accettate quelle che definisco bugie bianche. È chiaro che la speranza è che possa giocare con noi. Bugie bianche, appunto, come la smentita sull’imminente pagamento della clausola di Gonzalo Higuain per strapparlo al Napoli e portarlo alla Juventus. Frasi, quelle di lunedì, che certificano l’intenzione dell'ad interista di mettere a segno l’ennesimo ‘colpo alla Marotta’, perché portare Dybala a Milano senza tirare fuori un euro dopo tanti anni trascorsi mano nella mano con la nemica Juventus sarebbe a tutti gli effetti un ‘colpo alla Marotta’. Così come lo è stato Robin Gosens, strappato all’Atalanta a gennaio per ‘tappare’ saggiamente in anticipo il buco ora generato dall’addio di Ivan Perisic, a cui va un enorme grazie per quanto fatto in questi anni; così come lo è André Onana, che a breve diventerà ufficialmente un nuovo giocatore nerazzurro (a costo zero, ma questa non è chissà quale novità) per prendere pian piano l’eredità del più anziano Samir Handanovic.

E così come potrebbe esserlo Romelu Lukaku. Le voci sul ritorno di Big Rom dopo appena un anno si fanno sempre più insistenti e stanno dividendo i tifosi, come è giusto che sia dopo la separazione dal sapore di tradimento per volare al Chelsea e ‘dimenticare’ con troppa facilità la vittoria di uno scudetto nella Milano interista in un club che l'ha riportato a diventare grande in campo, mettendolo al centro del progetto. Se però Marotta dovesse riuscire a riportare ad Appiano Gentile il bomber belga - che ha già recitato il mea culpa - con ingaggio dimezzato e con un ‘regalo’ dei Blues…. beh, allora sarebbe ancora una volta il caso di togliersi il cappello.

Gleison Bremer a parte (la frase “Qualcosa abbiamo già fatto in anticipo” si referiva al brasiliano?), c’è anche da mantenere una promessa che - forse - è passata sottotraccia: “Lo zoccolo duro della squadra rimarrà” ha assicurato Marotta, aggiungendo poi che “con queste premesse potremo affrontare la stagione con gli obiettivi di sempre, con tre o quattro competizioni di affrontare, sapendo che siamo l'Inter e come tale i traguardi sono ambiziosi”. Insomma, l’Inter è in buone mani: fiducia in Marotta, nei suoi colpi, nelle sue promesse. E nell’Inter che verrà, anche se senza Ivan il Terribile

Sezione: Editoriale / Data: Mer 01 giugno 2022 alle 00:00
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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