L’incertezza regna sovrana in casa Inter in questo gennaio di mercato. Tutti in vendita, molti con la testa altrove, tanto che Mazzarri, prima di sperare in qualche rinforzo, non vede l’ora che la sessione finisca e i suoi tornino concentrati solo sul campo. La squadra, a dire del tecnico, ha patito voci, gossip e quant’altro li riguardasse, ma oggi sarà chiamata a dare una risposta sul campo, la prima del 2014, davanti al presidente Thohir.

Il tycoon sarà a Milano per le 7,30 e inizierà uno spinoso soggiorno milanese. Se la partita rappresenta uno snodo cruciale per le ambizioni e il morale, i prossimi giorni saranno decisivi per sbloccare il mercato (in entrata e uscita) e definire le linee guida dal punto di vista dirigenziale (urgeranno chiarimenti dopo la discutibile gestione della telenovela Vucinic-Guarin).

Andando con ordine, quindi, testa al campo, con un pensierino sempre fisso sul mercato. Mazzarri dovrà superare l’ostacolo Catania con un Guarin in meno, ma potrà godere del primo innesto targato 2014: Mauro Icardi

In settimana la squadra ha lavorato fissa sull’obiettivo tre punti, con la faccenda Guarin-Vucinic a tenere banco su giornali e tv. A fare le spese della trattativa saltata clamorosamente è stato Fredy Guarin. Il giocatore era già nella testa e, praticamente, nei fatti un giocatore juventino. Poi lo stop, il permesso concessogli dalla società per superare lo choc e, infine, il rientro anticipato agli ordini di Mazzarri. Proprio il tecnico ha deciso di farlo lavorare a mezzo servizio coi compagni in questi giorni incerti. Lui sa di essere sul mercato, l’allenatore aveva dato il via libera all’addio, ma il tempo per salutare Milano è poco. La sensazione è che dal trambusto l’Inter abbia guadagnato zero e perso una pedina importante tanto in campo quanto sul mercato (non mancano interessamenti, ma sull’ex Porto pende il cartellino con scritto “saldi”). Una cessione diventa dunque difficile e la permanenza si fa sempre più plausibile. Servirà rimboccarsi le maniche e ricostruire un rapporto, ma non da oggi. Mazzarri aspetta il 31 e risparmia al colombiano la prova San Siro (in realtà i tifosi erano pronti a contestare l’operato della dirigenza più che la voglia di bianconero del colombiano). Presto per definirlo un “caso", ma il futuro di Guarin è più che mai appeso a un filo. E a sua ultima potrebbe non essere a San Siro…

Un motivo per vedere il bicchiere mezzo pieno (ma serve comunque essere inguaribili ottimisti) è il rientro dall’ennesimo infortunio-ricaduta di Maurito Icardi. Mazzarri ha riavuto Milito nel 2014 ed ha finalmente attuato la modifica tattica che studiava da tempo, con due giocatori alle spalle della prima punta. Se il Principe sta cercando di trovare il ritmo partita e il mercato latita (e comunque Vucinic sarebbe una seconda punta), il rientro dell’argentino risulta dunque fondamentale per restituire al tecnico almeno una freccia da poter usare, anche se per ora solo a gara in corsa. Icardi ha grande talento e fiuto del gol, e lo ha dimostrato tutte le volte che ne ha avuto l’occasione, però resta ancora giovane e inesperto (come certifica la gestione della vicenda Wanda Nara). Messi quindi alle spalle gli infortuni e la seguente attenzione sulla vita privata, arriva per lui la chance più importante: quella del campo. Belfodil è in partenza, l’ex Samp no. Mazzarri ha visto qualcosa in lui che può essere utile fin da subito, starà a Mauro non cestinare questa grande opportunità. Il 2013 è finito nel modo peggiore, ma il 2014 è ancora tutto da scrivere…

Giorno di arrivi in casa Inter. Thohir sbarca dall’Indonesia per vedere i suoi uscire dalla crisi. Ci sarà una settimana per dare una svolta mercato, parlare con la dirigenza e tutto il resto. Ma solo per oggi testa al campo. Mazzarri conta i giorni sul calendario che lo separano dal 31 gennaio, intanto dovrà fare a meno di Guarin. Gli resta almeno un Icardi per gioire...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 gennaio 2014 alle 00:00
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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