Sembrava tutto pronto per il passaggio delle consegne. Erick Thohir, il tycoon in arrivo dall’Indonesia, pronto ad assumere il controllo dell’Inter. Il blitz a Milano, quindi l'incontro e il pranzo al ristorante dell’Armani Hotel con Massimo e Angelomario Moratti. Nessuna accelerata sulla trattativa, "anzi...", come ha commentato a caldo il presidente nerazzurro, che ha ormai deciso di non sbottonarsi finché le parti non avranno risolto ogni inghippo. Tanti punti sono stati chiariti, rimangono però alcuni nodi che si pensava potessero essere già sciolti nel faccia a faccia di giovedì. L'affare rimane ormai segnato. Thohir acquisterà il pacchetto di maggioranza della società, il 75% delle quote per una cifra intorno ai 350 milioni di euro. Rimangono da definire tempi e modalità del nuovo asset. Oggi la partenza da Milano. Inizialmente previste per domenica, le firme sono rimandate quanto meno al mese di agosto.

Resta da capire se il passaggio, punto di svolta storico per l’Inter e per tutto il calcio italiano, avverrà subito o in maniera graduale. Moratti resiste a difesa della seconda soluzione, intento a mantenere per i prossimi due anni la carica effettiva. Thohir giura massimo rispetto per il patron nerazzurro e sprizza ottimismo da tutti i pori, segnale che la trattativa non è in bilico, ma vuole avere sin da subito il controllo del club, garantendo così a Moratti la vicepresidenza esecutiva oltre ad un ruolo nel CdA per il figlio Angelomario. Un'altra questione abbastanza spinosa è quella dei debiti accumulati in questi anni dalla società. Da stabilire infatti quale sarà la parte coperta dal leader di Mahaka Media. Un aiuto potrebbe arrivare dai ricavi che ha fatto registrare nel semestre il suo network Viva, una crescita del 32,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ci sarà da riflettere, e Moratti lo farà in questi giorni, anche sugli stravolgimenti che l'ingresso del magnate indonesiano arrecherà all'assetto dirigenziale. Thohir ha già in mente nuovi volti da inserire in società, ingresso che potrebbe comportare i tagli di alcuni uomini fidati del presidente nerazzurro. Il nome di Leonardo è di certo fra i più pesanti di quelli circolati in questi ultimi mesi. Il brasiliano occuperebbe un ruolo di spicco fra i vertici del club, prendendo pieno potere del mercato e lavorando sull'appeal dei nerazzurri agli occhi dei grandi campioni. Ipotesi che però è stata categoricamente smentita dal tycoon, un po' come il cambio radicale in seno al club e l'eventuale sua impronta sui futuri acquisti. Ma l’impronta di Thohir, in realtà, è ben leggibile già da queste prime settimane di calciomercato.

Sul fronte uscite una sostanziale novità rispetto ai recenti anni: porte chiuse infatti alle 'cessioni eccellenti' che hanno caratterizzato queste ultime estati. Nessuno dei big lascerà Milano. Handanovic e Guarin sono i due elementi cardine della nuova Inter e rimarranno in nerazzurro per la gioia di Mazzarri. Ma c'è dell'altro. Segnali sono anche i "no" rifilati a Monaco e Sunderland per Mbaye e Duncan, i giovanissimi gioielli della cantera nerazzurra. Rispedite al mittente le rispettive offerte per chi adesso incarna il futuro del club. E anche talenti come Bardi, Benassi e Longo, potenziali contropartite per affari in Italia, vengono ceduti solamente in prestito secco. Indizio, chissà, che qualche milione di quelli che entreranno nelle casse nerazzurre potrebbe essere affidato a Branca e Ausilio.

E proprio sui giovani sarà incentrata la politica dei trasferimenti dell’imprenditore di Giacarta, piano già perseguito nel suo DC United e che ben si sposa con il progetto adoperato in questi anni dalla dirigenza interista. Il colpo ad effetto, prima dell'inizio della prossima Serie A in programma il 25 agosto, data limit secondo alcuni della chiusura dell'affare, potrebbe assumere i contorni indonesiani di Radja Nainggolan, già prenotato da Moratti con Cellino, elemento che andrebbe a impreziosire il centrocampo di Mazzarri. L'eventuale arrivo del cagliaritano dipenderà dalla disponibilità del numero uno dei sardi. Nessuna spesa folle ma investimenti studiati anche nelle prossime sessioni di mercato. Nel frattempo Mazzarri avrà avuto anche il suo esterno. Wallace, Van der Wiel e Zuniga i nomi che fanno da sfondo al tormentone Isla. Poi sarà tempo di calcio vero, quello giocato, con una storia nuova ma sempre nerazzurra da scrivere, questa volta sul campo.

Sezione: Editoriale / Data: Sab 27 luglio 2013 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DaniAlfieri
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