Il 22 dicembre a Riyad o il 5 gennaio a Roma (con Milano come alternativa)? Se lo domanda oggi il Corriere dello Sport in merito alla Supercoppa italiana tra Inter e Juventus.  I due club, assieme alla Federcalcio saudita, spinge per la prima opzione, mentre la Lega vuole restare in Italia. Inter e Juve sono logicamente attratte dalla possibilità di intascare 3,5 milioni a testa oltre alle spese pagate, senza contare la possibilità di avere visibilità all'estero. "Si giocherebbe al King Saud University Stadium dove nel dicembre 2019 la Lazio di Inzaghi batté 3-1 la Juve di Sarri. In ballo c'è anche il rinnovo del contratto: la Federazione spagnola, per la sua Supercoppa, lo ha già firmato per i prossimi 10 anni; la Serie A temporeggia. Un rischio visto che gli arabi hanno acquistato il Newcastle e potrebbero perdere interesse per la nostra Supercoppa?", si chiede il quotidiano romano. E sempre il Corsport fa sapere che, per ora, la Lega scarta la pista araba per motivi legati al contratto (c'è il vincolo di organizzare una finale in Arabia Saudita tra questo e il prossimo anno) e ai diritti tv. "Se la trattativa privata che esiste per quell'area si sbloccasse (BeIn Sports nello scorso triennio pagava 112 milioni a stagione, ma non è più interessata), tutto sarebbe più facile - sottolinea il CdS -. La Lega è orientata sugli stadi italiani più capienti per fare un'incasso da 5,5-6 milioni. In quest'ottica San Siro meglio dell'Olimpico di Roma. Ma la Juventus accetterà di giocare... in trasferta al Meazza?". 
Sezione: Copertina / Data: Ven 15 ottobre 2021 alle 13:29
Autore: Alessandro Cavasinni
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