"Campionato o Champions League? È il solito dilemma che le grandi squadre d’Europa si pongono all’inizio di ogni stagione: puntare di più sulla competizione nazionale, e quindi riservare la maggior parte delle energie fisiche e psicologiche alle sfide «interne», oppure tentare l’azzardo e, con ambizione e coraggio, guardare al traguardo più prestigioso?". Il quesito è di Arrigo Sacchi che, sulla Gazzetta dello Sport, sembra avere le idee chiare per quanto riguarda la risposta.

"Osservando la situazione italiana, mi sento di poter consigliare a Napoli e Inter, che sono i club più attrezzati per il doppio impegno, di concentrarsi soprattutto sul campionato: a mio avviso non sono ancora pronte per lottare ad armi pari con le big del continente e, volendo farlo, rischierebbero di compromettere la corsa in Serie A , perché le partite internazionali prosciugano muscoli e cervelli dei giocatori, si rischiano infortuni a catena e si andrebbe incontro a inevitabili periodi di flessione - si legge -. Per giocare alla grande tre partite alla settimana bisogna avere un gruppo extralarge, con elementi dello stesso livello tecnico e atletico, e con un’esperienza e una capacità di gestione delle risorse che, onestamente, mi pare che Napoli e Inter ancora non abbiano. Si obietterà: ma i nerazzurri, nella passata stagione, sono arrivati fino alla finale e, se di fronte non si fossero trovati quei mostri del Paris Saint Germain, forse adesso faremmo discorsi diversi. Ragionamento legittimo, ma la realtà è che le squadre italiane, tutte nessuna esclusa, non sono al livello delle concorrenti straniere. Non lo sono per quanto riguarda il gioco e non lo sono per quanto riguarda le potenzialità economiche. Guardate che investimenti possono permettersi Psg, Chelsea, Barcellona, Liverpool, Manchester City, Bayern Monaco, Real Madrid. Comprano fior di campioni, distribuiscono stipendi faraonici. Se non vinciamo la Champions dal 2010, quando a trionfare fu l’Inter di Mourinho, un motivo (o più di uno) ci sarà".

"Il Napoli di Conte, che vincendo lo scudetto ha compiuto una specie di miracolo, non ha ancora l’esperienza internazionale per poter reggere partite ad alta tensione come quelle di Champions League, mentre l’Inter, dopo aver chiuso il ciclo di Simone Inzaghi in panchina, deve concentrarsi sull’apertura di una nuova avventura con Cristian Chivu, la società deve supportare l’allenatore e deve avere la pazienza necessaria perché il tecnico possa mettere in pratica le sue idee tattiche. Non mi sembra che, date le premesse, Napoli e Inter possano fare grandi voli pindarici e proclamare che l’obiettivo stagionale è la Champions. Pensino a darsi uno stile di gioco, che è la cosa che più manca in Italia, e poi i risultati arriveranno", auspica Sacchi.

Sezione: Copertina / Data: Lun 28 luglio 2025 alle 11:02 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni
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