Serve vincere, punto e basta. Prestazione, coralità di manovra, calcio champagne, possesso palla, ripartenze... non conterà nulla. Conta solo fare i tre punti, questa è la verità. E, infondo, l'ha confermato anche Mazzarri in conferenza: per tornare a lavorare con fiducia, servirà battere il Napoli. Perché dopo due batoste consecutive, inframezzate dal piccolissimo sorriso in Europa League, adesso l'Inter deve lasciare in campo tutto quello che ha per risollevarsi e girare una stagione che pare già compromessa. E siamo solo a ottobre.

LA TATTICA – Mazzarri non cambierà modulo. Avanti col 3-5-2, ebbene l'infermeria si è affollata in poco più di 10 giorni. Una sosta serviva per ricaricare le batteria e, invece, questa sosta ha lasciato in eredità solo tanti cerotti, taluni anche pesanti. E' il caso di Osvaldo e D'Ambrosio, che ne avranno per un mese circa. Out anche Jonathan e Campagnaro, recuperati in extremis Guarin, Medel, Nagatomo e Kovacic.Scelte obbligate, quindi, e poco su cui ragionare. Uno scatto d'orgoglio si aspetta da Vidic, Hernanes e Palacio.

GLI AVVERSARI – Benitez sa che l'occasione è ghiotta, sia per rilanciarsi definitivamente dopo due vittorie non limpidissime con Sassuolo e Torino, sia per mandare nel baratro una diretta concorrente per il terzo posto. Il tecnico spagnolo ha perso Gargano nell'allenamento di venerdì, ma per il resto avrà tutti a disposizione, compreso Inler, l'uomo deputato a sostituire l'uruguaiano. Solito 4-2-3-1, con il ballottaggio Insigne-Mertens. In difesa, Zuniga favorito su Britos.

I PERICOLI – La batteria d'attacco del Napoli spaventa chiunque. Callejon, Hamsik, Insigne, Mertense e Higuain sono giocatori che non hanno bisogno di essere presentati, tant'è noto il loro valore. Occhio anche agli inserimenti dei terzini e al gran tiro di Inler.

DOVE COLPIRE – Se attaccato, però, il Napoli va in grossa difficoltà. In fondo, il difetto di fabbrica della squadra di Benitez è rimasto invariato: quando si deve difendere, la squadra partenopea anche in questa stagione ha dimostrato di non saper soffrire. Un reparto che può andare in difficoltà soprattutto con giocate rapide e scambi veloci, mentre diventa più compatto nei duelli aerei e in quelli fisici.

OCCHI PUNTATI SU... – Palacio. Lo stop di Osvaldo rilancia le quotazioni di Palacio, che adesso ha l'obbligo di tornare in piena forma senza poter contare sulla rotazione. Vista la penuria di attaccanti, infatti, Mazzarri adesso per qualche partita sarà costretto a puntare con decisione sul Trenza, sebbene non sia ancora al top. Ma chissà che proprio questo obbligo non diventi un incentivo importante per rivedere il 'vero' Palacio già nell'immediato. Intanto, contro il Napoli, primo test: non c'è tempo, serve vincere. E servirà il numero 8 che nelle ultime due stagioni si è caricato la squadra sulle spalle a suon di gol.

 

PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Hernanes, Medel, Kovacic, Dodò; Palacio, Icardi.
Panchina: Carrizo, Berni, Andreolli, Mbaye, Krhin, M'Vila, Kuzmanovic, Obi, Guarin, Bonazzoli.
Allenatore: Mazzarri.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Jonathan, Campagnaro, D'Ambrosio, Osvaldo.

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Koulibaly, Zuniga; Inler, David Lopez; Callejon, Hamsik, Insigne; Higuain.
Panchina: Andujar, Colombo, Henrique, Britos, Mesto, Ghoulam, Jorginho, De Guzman, Michu, Mertens, Zapata.
Allenatore: Benitez.
Squalificati: nessuno.
Indisponibili: Gargano.

ARBITRO: Orsato.

Sezione: Copertina / Data: Dom 19 ottobre 2014 alle 08:28
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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