(ANSA) - ROMA, 30 GEN - "La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione". Lo spiega - apprende l'ANSA - la Corte di appello Figc nelle motivazioni, ufficializzate a breve, della sentenza del -15 alla Juve per le plusvalenze. Nel merito è stato ritenuto che la Juve abbia commesso l'illecito, "vista la documentazione proveniente dai dirigenti" del club "con valenza confessoria e dai relativi manoscritti, le intercettazioni inequivoche e le ulteriori evidenze relative a interventi di nascondimento di documentazione o addirittura manipolatori delle fatture".

Nei fatti nuovi che hanno portato alla riapertura del processo sportivo per le plusvalenze "non sussistono evidenze dimostrative specifiche per le altre società" aggiunge ancora la Corte d'appello federale. I giudici sportivi hanno infatti ritenuto che "nei fatti nuovi sopravvenuti non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere l'accusa e tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata una sistematica alterazione di più bilanci". 

"Tutte queste considerazioni portano dunque ad una sanzione che deve essere proporzionata anche all’inevitabile alterazione del risultato sportivo che ne è conseguita tentando di rimediare ad una tale alterazione, così come deve essere proporzionata al mancato rispetto dei principi di corretta gestione che lo stesso Statuto della Figc impone quale clausola di carattere generale in capo alle società sportive (art. 19)".

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Sezione: Copertina / Data: Lun 30 gennaio 2023 alle 14:28
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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