Ernesto Paolillo vede un'Inter "rabbiosa, affamata, con molta sicurezza da parte dei giocatori, con un'attenzione molto giusta. E soprattutto con un allenatore che ha carisma con i giocatori e questo è molto positivo". Lo dice l'ex amministratore delegato nerazzurro nell'intervista concessa ai microfoni di TMW in cui si parla anche di Cristian Chivu, conosciuto in maniera approfondita durante l'esperienza del romeno a Milano da calciatore. 

Nella sua Inter, come ricorda Chivu?
"Fantastico, un impegno agonistico sempre al massimo, poi un comportamento verso la società esemplare. E in campo era duro quando doveva esserlo per il ruolo, ma sempre gentilissimo ed educatissimo".

Non è che l'Inter abbia scoperto un grande allenatore?
"Vi riporto un messaggio che mi è arrivato dopo la partita contro la Roma da parte di un amico. Mi ha scritto: "Ernesto, mi ricordo benissimo quello che mi hai detto 10 anni fa quando Chivu ha smesso di giocare e pensava di fare l'allenatore nelle giovanili. Mi avevi detto: 'È un ragazzo talmente capace e serio che sono sicuro diventerà un grande allenatore'".

Ma la sta stupendo in quello che sta portando ad una squadra che era un po' a terra moralmente?
"Il peso delle tante partite l'anno scorso si è sentito, l'Inter è arrivata alla fine della stagione da un lato un po' spenta. Senza nulla togliere alla grande bravura di Simone Inzaghi poi, forse Chivu ha saputo capire cosa mancasse ed ha saputo aggiungerlo".

Una spinta arriva dalle spalle di Lautaro e Thuram, con Pio Esposito e Bonny subito decisivi.
"Soprattutto quando entrano, entrano giocatori che ora sono temuti anche loro dagli avversari. Hanno peso. Il reparto d'attacco questa volta è completo e i danni si possono creare più facilmente alle difese avversario".

Pio Esposito chi le ricorda?
"Pio Esposito è Pio Esposito. Però come struttura e modo di approcciare le partite mi ricorda Vieri. Senza dire che si assomiglino in tutto, ma come caratteristiche. E me lo auguro per la Nazionale: è tanto che abbiamo dei talenti che poi non sono diventati dei punti fissi. Spero che lui possa diventarlo".

Vedere l'Inter partire così bene in Champions le ha fatto sperare che la squadra di Chivu possa anche tornare in finale?
"Me lo auguro per tanti motivi. Primo: in così pochi anni riuscire a fare tre finali europee con questo nucleo di giocatori - pur se con degli innesti nel mezzo - sarebbe bellissimo. Poi perché sono convinto che una finale Chivu la imposterebbe diversamente".

Riguardo a Napoli-Inter di sabato: quanto può pesare per le due squadre? Il Napoli arriva con il morale a terra.
"È molto, molto importante. Non darei peso al morale del Napoli, anzi: potrebbe scaturire la voglia di rifarsi, di 'vendicare' i 6 gol presi in Champions. Serve l'attenzione dovuta da parte dell'Inter. Poi è vero che in Olanda la squadra di Conte ha palesato delle difficoltà. Ogni gara però ha storia a sé, questa sarà una partita che il Napoli giocherà in casa, dove vorrà dimostrare qualcosa ai propri tifosi".

Sezione: Copertina / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 12:42
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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