''Si vedeva l'emozione da parte dei protagonisti e da parte della mia famiglia, compreso me. Loro erano molto felici della possibilità di incontrarsi e festeggiare, e poi anche di raccontare''. Anche a Inter Channel, Massimo Moratti fa il sunto della gradevole serata per commemorare i 50 anni della vittoria in Coppa Campioni contro il Real Madrid. ''Il fulcro del gruppo era rappresentato da Picchi – uomo anche di grandissima simpatia –, Suarez, Burgnich e Corso: loro comandavano. E poi c'erano gli altri, come Mazzola, che era giovane, Sarti, un silenzioso. Ovviamente Facchetti e Guarneri, che però erano serissimi''.

La Grande Inter e quella del Triplete: mai cose banali. ''E' una caratteristica forse di fare le cose in grande e mettere insieme un gruppo che improvvisamente riesce a fare tutto. E' stata una fortuna, perché non è detto che mettere 11 giocatori fortissimi ti porta a risultati così''.

E l'Inter di oggi a cosa deve puntare? Thohir ha detto che spera di vincere presto un'altra Champions... ''Ora bisogna porre l'obiettivo a breve, perché piazzarlo troppo lontano rischia di farti accampare scuse. Il calcio ti dà sempre una chance. Sinceramente, dico che può capitare. E che, invece di 15 pareggi, c'è un po' di fortuna e puoi trovarti in posizioni migliori''.

Ora spazio al Mondiale. ''Tiferemo anche per i nostri giocatori e per coloro a cui abbiamo voluto bene, come Roy Hodgson''.

Sezione: Copertina / Data: Mar 27 maggio 2014 alle 19:53 / Fonte: Inter Channel
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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