“Per un tifoso dà decisamente soddisfazione. E' il modo migliore di vincere. Finisci la partita che sei felicissimo perché non te l'aspettavi. Icardi è stato molto bravo perché è sempre attento e ha messo in condizione di vincere la partita. Un risultato fantastico”. Massimo Moratti festeggia così ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport la vittoria nel derby della Madonnina. Un intervento in cui l'ex presidente nerazzurro ha toccato tantissimi temi.

"Il rinnovo di Icardi sarebbe già stato firmato con  me presidente? Ai miei tempi i rinnovi venivano guardati dalla struttura, ma Icardi è uno di quelli da tenere. E' anche generoso, dimostra di tenere molto alla maglia, alla squadra, ai tifosi - dice Moratti - Il fatto che il gol sia arrivato alla fine significa anche che non sei riuscito a segnare prima, che magari non è un fatto positivo. Però l'Inter è forte fisicamente e questo porta negli ultimi minuti ad avere qualcosa in più dell'avversario. Appena segnato il gol ho pensato che sarebbe stata proprio la partita ideale dell'avvocato Prisco. Il mancato impiego di Martinez? Non voglio diventare polemico. Se fosse finita 0-0 avrei pensato perché non lo ha messo. Lo aspetto sempre perché credo che liberi Icardi e lo metta in condizione di giocare con meno pressione addosso, ma io non faccio il tattico e alla fine Spalletti ci ha fatto vincere”.

L'obiettivo, per Moratti, è quello di puntare in alto. “L'Inter e le grandi squadre partono sempre con l'idea che lo scudetto deve essere possibile. La vittoria di ieri non credo ci metta in condizione di avere tante chances. Ci fa però capire che la squadra può vincere. La Juventus è obiettivamente più forte, però ha una Champions con il dovere di vincere quest'anno e tante cose che la possono mettere in una condizione più difficile”.

Non mancano i paragoni con la squadra che nel 2010 ha centrato lo storico Triplete. “Ieri dal punto di vista del carattere e della continuità mi è un po' venuta in mente quell'Inter. I giocatori ci sono, la strada credo sia quella buona. E' vero che nel 2010 affrontammo il Barcellona nel girone e c'era la finale a Madrid. E' una cosa che mi ha meravigliato. Per mille ragioni, scaramanzia compresa, non ne parliamo, ma c'è questa strana strada. Ci sono tante cose che ci permettono di parlare di questo. Da quella squadra io prenderei sempre Cambiasso, perché al di là della bravura dei giocatori attuali, Brozovic e Vecino ad esempio, però Cambiasso consentiva di avere un equilibrio notevole. Qualsiasi altro giocatori di quella squadra sarebbe però utile”.

Continuano i paragoni: Icardi e Ronaldo. “Con tutta la vera ammirazione che ho per Icardi - dice ancora Moratti - non si può paragonare con Ronaldo, sono giocatori completamente diversi. Ronaldo era universale e sarebbe stato bravo in ogni tempo. Icardi ha carattere, fisico e talento. Un fortissimo centravanti. A parte lui, che è veramente formidabile, di questa squadra mi piace Skriniar, un ottimo difensore. Abbiamo un portiere come Handanovic che dà una sicurezza notevole. Si lotterà fino alla fine con la Juventus? Spero proprio di sì quest'anno, che la squadra abbia continuità e grinta”.

Mercoledì c'è il Barcellona, con assenze illustri da ambo le parti. “L'assenza di Messi non è da poco. Per Nainggolan è un peccato perché ieri finché è stato in campo ha dimostrato di essere veramente forte. E' un po' una fregatura ma è peggiore quella del Barcellona”, analizza ancora Moratti.

Nessuna apertura, per ora, a un ritorno nel mondo del calcio e nell'Inter. “Io faccio il tifoso e mi piace molto questa parte. Credo che l'Inter non abbia sinceramente bisogno. E' impostata bene. Lo vediamo dalle vittorie, dal carattere del gruppo. C'è un'impostazione per cui non c'è necessità. Il mio nome per la Federcalcio? E' uscito un paio di volte. Credo però che il calcio abbia bisogno di facce nuove, per quelle che sono le esigenze. Credo e spero che questo succeda. La Serie A a 18? Forse sarebbe meglio, con gli impegni che ci sono, ma mi sembra che tutti gli altri tornei europei siano a 20. Marotta all'Inter? Credo che un club quando si rafforza dal punto di vista dirigenziale va sempre bene. Adesso dovrebbe esserci il cambio di presidenza che darà una spinta. Non è mai sbagliato andare a prendere uno come Marotta”.

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Sezione: Copertina / Data: Lun 22 ottobre 2018 alle 09:47
Autore: Mattia Todisco
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