Intervistato da Sky Sport, l’ad dell’Inter Giuseppe Marotta analizza gli ultimi temi d’attualità in casa nerazzurra alla luce dello Scudetto conquistato la scorsa settimana: "Il sentimento mio personale è quello di tutti gli interista, sia dirigenti che tifosi. È un sentimento che ci ripaga degli sforzi e del lavoro fatto, è un momento straordinario".

Si può fare chiarezza sul futuro societario?
"Oggi è un momento di grande festa per tutti, è giusto goderselo ed è giusto che se lo godano soprattutto Conte e la squadra. Posso dire chiaramente che non ci sono tensioni. Ma posso comunicare che la prossima settimana saranno avviati colloqui con i singoli giocatori per sensibilizzare i calciatori sul momento del calcio in generale e dell’Inter alla luce della pandemia che ha creato tanti problemi. Intanto confermo che i bonus saranno rispettati e liquidati perché sono frutto di un traguardo meritato da parte di tutta l’area tecnica ed è giusto che la società lo riconosca. Per il resto dovremo confrontarci sulla fotografia del calcio del momento. È un confronto tra persone responsabili in un momento difficile che non riguarda solo l’Inter".

Come si è arrivati a questo indebitamento?
"Il modello di riferimento di oggi non è più sostenibile. È un momento che vede i costi del lavoro che rischiano sempre di lievitare, una qualsiasi azienda sarebbe vicina al default. Noi dobbiamo lavorare sul contenimento dei costi e sulla valorizzazione delle risorse e in questo momento non è facile. Non ci sono responsabilità, è una situazione che si è verificata quando si erano già presi impegni contrattuali e non si poteva fare altrimenti. La proprietà ha profuso milioni di euro per vincere, ora sicuramente dovremo lavorare per porre dei correttivi".

Un colpo da 40 milioni come De Paul può arrivare?
"Questo è un gruppo di valore e lo rispettiamo. L'obiettivo dei grandi club è sempre quello di rinforzarsi, ma adesso vogliamo goderci lo Scudetto che è un fatto straordinario. È stato un lavoro difficile e straordinario, oggi pensiamo a questo e poi con calma valuteremo".

Sul tema dei fondi, perché a un certo punto l'Inter si è tirata indietro?
"Io penso che questo concetto sia stato strumentalizzato, l’Inter ha dato la disponibilità a negoziare, non c’è stato voltafaccia. Poi quando si parla di disponibilità bisogna negoziare e arrivare a delle condizioni che non ci sono state, per questo è arrivata l’interruzione. Chiaro che in un momento di difficoltà i fondi sono un grosso strumento, se dovesse ripresentarsi l’occasione torneremo a negoziare, ovviamente sempre nell’interesse del club".

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Sezione: Copertina / Data: Sab 08 maggio 2021 alle 17:46
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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