"A Milano c'erano troppi campioni, ho giocato poco: non è stato un momento facile, ma mi ha preparato mentalmente per la vittoria più bella della mia vita: l'Europeo del 2004 con la Grecia". Anche se l'avventura in nerazzurro non è andata nel migliore dei modi, Georgios Karagounis non ha dimenticato l'Inter, al punto da indossarne fieramente i colori per la squadra delle Legends e a seguire con attenzione le vicende del club. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Karagounis commenta così la bella vittoria di Rotterdam in Champions League: "Credo che i nerazzurri siano veramente una grande squadra, una delle più serie candidate per la vittoria. E lo dico per un semplice motivo: non ha ancora raggiunto tutti i risultati che può raggiungere, ha sempre fame e voglia di migliorarsi, proprio come il suo allenatore. Basta guardare il percorso in Champions negli ultimi due anni: prima la finale persa col City, poi la sconfitta solo ai rigori con l'Atletico Madrid nell'ultima edizione. Ora ha già praticamente ipotecato la qualificazione ai quarti su un campo difficile e per me ci sono ottime possibilità di arrivare fino in fondo. Un altro Triplete? Non vedo perché no...ha tutto per farcela". 

Karagounis si concede anche un excursus sulla sua Inter e sui giocatori più forti avuti come compagni di squadra: "Due nomi su tutti: Adriano e Juan Sebastian Veron. I migliori con cui ho giocato non solo all'Inter, ma anche nel corso della mia carriera: il brasiliano era in un momento incredibile, ero certo avrebbe vinto prima o poi il Pallone d'Oro, ma le cose sono poi andate diversamente. Seba invece aveva una qualità incredibile, un tocco di palla che non ho mai visto a nessun altro...".

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Sezione: Copertina / Data: Ven 07 marzo 2025 alle 18:22
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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