Inter-Como è una prova di forza brutale dei nerazzurri. Lautaro e compagni spazzano via i comaschi con una partita attenta a tutti i dettagli, giocata sulle ali dell’entusiasmo con qualità, velocità e con strapotere fisico. Senza concedere nulla dal punto di vista difensivo.

L’Inter parte forte e aggressiva. Uomo su uomo, andando a prendere il Como al limite dell’area di rigore quando iniziano il giro palla. In fase di possesso Calhanoglu si abbassa prendendo il posto di uno dei due braccetti che si alza per mettere pressione. Barella a tuttocampo gestisce i tempi di gioco insieme al turco. Bastoni sulla sinistra è libero di impostare e così torna ad essere un vero e proprio regista difensivo, ulteriore fonte di gioco insieme a Dimarco lì sulla sinistra, in una catena che gioca e vive in simbiosi. Ma i problemi del Como non si limitano sulla sinistra, perché sulla destra Akanji è meno statico del solito e si sgancia spesso e Luis Henrique che parte sempre molto largo crea tanti problemi ad Alex Valle che non riesce a contenerlo. Ma per Fabregas il problema principale è la ThuLa. Due attaccanti che tengono impegnata l’intera retroguardia comasca. Il capitano fa il solito lavoro di cerniera con il centrocampo, il 9 si butta in profondità e va a occupare l’area. Quando la palla gira a sinistra per i piedi di Dimarco è Barella l’uomo che va a occupare l’area insieme ai due attaccanti in attesa del cross.

Luis Enrique non solo spinge a destra ma rientra anche in mezzo al campo per scambiare corto con precisione e velocità. Il Como dopo un avvio timido prende le misure dell’avversario e comincia a pressare con aggressività e organizzare sortite offensive soprattutto grazie all’estro di Addai sulla destra. Nico Paz é ingabbiato da Acerbi e Calhanoglu e fatica molto a trovare spazio e posizione. Acerbi sia con Morata che con Douvikas non ha problemi a controllare la situazione aggredendo alto. Il Como prova a spingere ma é l’Inter con transizioni precise e letali a chiudere la partita. Chivu sperimenta anche il doppio trequartista Sucic-Diouf alle spalle di Pio Esposito nel finale.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 16:40
Autore: Riccardo Despali / Twitter: @RiccardoDespali
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