C'è tanta carne al fuoco nell'episodio di 'Bordocam' dedicato a Napoli-Inter, pubblicato su DAZN quest'oggi. Si parte da quanto accaduto attorno all'ora di gioco, quando Antonio Conte invita Denzel Dumfries a rialzarsi dopo un contrasto con David Neres. "Stai in piedi, ma che è? Ti sei buttato?", le parole del tecnico degli azzurri. Con l'olandese che risponde prontamente mandandolo a quel paese. Reazione che provoca la rabbia del tecnico salentino che urla: "Abbi rispetto", al termine di uno scambio acceso. Qualche secondo più tardi, il pallone cade proprio nei pressi della panchina dei padroni di casa. E qui la situazione degenera: Dumfries si dirige verso Conte, con Cristian Chivu che invano prova a richiamarlo a più miti consigli. Alcuni componenti delle due panchine e qualche giocatore in campo si avvicinano ai due, soprattutto Lautaro che comincia un confronto con il suo ex allenatore. Prima è Lele Oriali a dividerli, quindi il Toro, allontanato da Anguissa, urla "Ca*** vuoi?" a Conte che se la ride. L'argentino è una furia, Juan Jesus prova a calmarlo ricordandogli che è il capitano. Mariani ammonisce Conte, che non esita a chiedere un provvedimento per il 10 interista e non solo: "E a Lautaro che fai? E a Dumfries che mi ha insultato?". Mariani risponde: "Ti calmi un attimo? Sei uscito dalla tua area, sei un allenatore". La replica di Conte: "E loro sono giocatori e mi devono rispettare". In seguito, va in scena un siparietto non proprio oxfordiano tra Conte e Lautaro, che si beccano a distanza perché, evidentemente, le ruggini nate nel 2021, durante un Inter-Roma, non sono mai state smaltite. 

Tornando indietro nella partita, si arriva al 29', minuto dell'assegnazione del rigore al Napoli. Prima del contatto discusso Mkhitaryan-Lorenzo, Chivu fiuta il pericolo e urla: 'Esci'. Quando il suo capitano va a terra, Conte invoca subito il penalty che suscita la perplessità di Nicolò Barella, fermato dal fischio dell'arbitro mentre sta conducendo palla in contropiede. Chivu si porta le mani in faccia e sorride amaro, mentre in campo Acerbi dice a Spinazzola: "Dove è il rigore?". Una domanda che ricorre anche nell'area tecnica degli ospiti dove il quarto ufficiale Giovanni Ayroldi spiega che il rigore è stato assegnato su segnalazione dell'assistente Dabiele Bindoni dicendo esplicitamente a Aleksandar Kolarov che 'può capitare che il rigore lo chiami un assistente, solo che non sentivano'. Di fronte a questa spiegazione, Chivu vuole accertarsi che l'azione sarà rivista a Lissone: "Ma va al VAR?". Intanto, Bastoni si stacca dal gruppone che protesta per andare a chiedere spiegazioni al collaboratore di Mariani. Nell'area dei partenopei, Barella fa presente a Mariani che inizialmente non ha fischiato nulla, ma l'arbitro si giustifica rispondendogli: "Siamo in 4", includendo guardalinee e quarto uomo. Per poi aggiungere: "E' Mkhitaryan che fa fallo" smentendo la percezione secondo la quale il fischio sarebbe arrivato per la scivolata di Acerbi. Ormai la decisione è presa: mentre Mariani invita Lautaro a non reiterare le proteste per non prendere l'ammonizione, Conte vuole assicurarsi che sia De Bruyne a incaricarsi del tiro dagli undici metri, non Neres che ha preso in mano il pallone. Il belga trasforma dal dischetto, ma si infortuna seriamente lasciando Conte e i compagni attoniti. C'è ancora una bella porzione di primo tempo davanti, durante la quale Chivu vuole il pareggio sollecitando i suoi giocatori a giocare veloce. Le occasioni non mancano, ma l'1-1 non arriva per questione di dettagli. 

Dopo l'intervallo, nel tunnel, Yann Sommer si avvicina all'assistente e in maniera pacata dice "Mai rigore"; gli fa eco Francesco Acerbi: "L'ho rivisto, per me non è rigore. Sono sincero". La ripresa comincia con l'Inter che attacca, ma è il Napoli che raddoppia. Il doppio vantaggio dura un minuto e 40 secondi, il tempo di assistere al muro pallavolistico di Alessandro Buongiorno sulla girata di testa di Lautaro Martinez. Mariani non vede il fallo, il VAR sì: è rigore dopo l'on field review preceduta dal dialogo con Lissone in cui Mariani chiede: "E' tanto largo il braccio?". Mentre Mariani fa l'annuncio del rigore, Scott McTominay si avvicina a Conte dicendogli che gli si sta indurendo il flessore. Dagli 11 metri si presenta, ovviamente, Calhanoglu che calcia tra i fischi del pubblico e il 'kiricocho' urlato da Juan Jesus. Due a uno che fa cambiare idea a Chivu sulle sostituzioni: entra solo Pio Esposito per Bonny. La zuffa Conte-Lautaro fa il resto indirizzando definitivamente la sfida: il Napoli prende slancio e confeziona il 3-1 che chiude i giochi facendo partire l'azione da una rimessa laterale battuta a centrocampo. Scorrono i titoli di coda in anticipo, come si evince dalle facce sulla panchina interista e dal clima di festa che si respira allo stadio Maradona. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 28 ottobre 2025 alle 15:47
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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