Andy Diouf si racconta nel format On Board, davanti a una serie di foto che raccontano la sua vita e la sua carriera.

Nanterre.
"La città dove sono cresciuto. Sono i ricordi d'infanzia, quando andavo a scuola. Sono ricordi d'infanzia, abbiamo condiviso molto, a volte ci torno perché ho ancora tanti ricordi. Ho cominciato a giocare a calcio sotto casa, con i miei amici. Giocavo nella Garenne-Colombes, non nella squadra della mia città".

L'esordio in Ligue 1.
"Il mio esordio con il Rennes, in cui sono cresciuto, contro il PSG. E' stato speciale. La Ligue 1 è un buon campionato con tanti giovani, fisico e tattico". 

La famiglia. 
"La mia famiglia, i miei fratelli e i miei genitori, è molto importante per me. Ho dei fratelli che giocano a calcio, ne parliamo spesso. Papà ha giocato, non a livello professionale. Ci ha trasmesso la passione, così come i miei fratelli. Mio padre mi ha sempre dato consigli, quando ero piccolo giocavamo assieme e mi ha insegnato molto, fino ad oggi".

L'esperienza al Basilea. 
"Con il Basilea, la mia prima presenza europea. Quell'anno siamo arrivati in semifinale con il Basilea, ho segnato contro la Fiorentina. Un bel ricordo. Era la prima volta fuori dalla Francia, mi è servita molto".

L'argento olimpico con la Francia.
"La medaglia olimpica è veramente un bel ricordo, l'ho conquistata a Parigi, in Francia, davanti a famiglia e amici. Non abbiamo vinto ma resta una medaglia che resta per la vita. Avevamo un bel gruppo, un buon allenatore. Abbiamo imparato molto in campo e fuori".

Il Senegal.
"Una foto in Senegal, mio Paese d'origine, quello di mio padre. Dove ho quasi tutti i parenti, mi piace andarci d'estate in vacanza. Un Paese accogliente, gentile. Un popolo che ama il calcio". 

Sezione: Copertina / Data: Gio 09 ottobre 2025 alle 11:02
Autore: FcInterNews Redazione
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