Stasera in campo Roma e Lille, il grande passato di Rudi Garcia, attualmente ct del Belgio. L'allenatore francese parla alla Gazzetta dello Sport del confronto tra le sue due ex squadre e anche della corsa scudetto in Serie A.

Roma-Lilla, la gara del cuore...
"È vero. Il Lilla è il club che mi ha fatto nascere, dove sono diventato giocatore e poi ho allenato per 5 anni, un periodo lungo, vincendo Ligue 1 e coppa di Francia. Ogni volta che torno è come stare a casa. E poi la Roma, il mio club del cuore in Italia e all’estero. La cosa che mi stupisce è l’affetto della gente ogni volta che torno. Io sono innamorato di Roma. Comunque vada oggi io vincerò, anche in caso di pareggio...".

Nella sua Roma giocava anche un certo Dzeko. Edin ha l’elisir della giovinezza?
"Giocatore molto intelligente, sa dove posizionarsi per essere ancora efficace alla sua età. Sono contento di vedere ancora giocatori come lui o Giroud, che è una forza della natura. Avete visto il gol con il Brann? Ha saltato talmente tanto che sembrava Michael Jordan... Noi in Francia diciamo: “Salti e poi quando cadi hai la neve sui capelli”, per rendere l’idea di quanto è andato in alto. È un bomber, ha il gol nel sangue, ma soprattutto è ancora felice di giocare a questi livelli".

A proposito di centravanti, da ct del Belgio quanto le manca in questo momento Lukaku?
"Molto. Io di solito non sono dipendente dal centravanti, invece di una punta da 25 gol preferisco averne 3-4 da 12, perché quando ti manca quello da 25 reti dopo rischi di non segnare più. Ma se hai gente come Dzeko e Lukaku sei più forte. Senza di lui abbiamo vinto due volte 6-0, ma ora arrivano le gare importanti e mi dispiace non averlo. A settembre Openda ha giocato lì la prima partita e De Kaeteleare la seconda. Charles non è un vero 9, ma ha fatto bene, sente il gioco. Però Lukaku è unico. Sa fare tutto, andare in profondità e mangiarsi tutti con la sua potenza. Vorrà dire che dovremo qualificarci senza di lui".

A chi lo scudetto?
"Una delle solite. Il Napoli lo può rivincere, ha una rosa di qualità, ma ripetersi è sempre complicato. L’Inter è forte e al Milan mi sembra si stia creando un’atmosfera molto positiva, oltre al fatto che non hanno le coppe. E poi la Juve resta sempre la Juve...".
 

Sezione: Copertina / Data: Gio 02 ottobre 2025 alle 08:56 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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