La Repubblica ha intervistato Josep Maria Bartomeu, presidente del Barcellona, alla vigilia della sfida contro l'Inter. Primo argomento della chiacchierata: Lionel Messi, che potrebbe finire in panchina domani. "Questo non lo so, ma è vero che sabato prossimo abbiamo una partita dura contro la Real Sociedad e, quattro giorni dopo, il Clasico", dice Bartomeu, a cui viene chiesto della recente polemica sull'assegnazione del Pallone d'Oro. "Dobbiamo decidere se il premio deve andare a chi vince più titoli in stagione o al migliore al mondo. Nel primo caso è facile, è matematica. Però il calcio non è matematica, bensì spontaneità, intuizione, coraggio e gol. E Messi ha tutto questo. La domanda da fare è un’altra: com’è possibile che ne abbia soltanto sei? Leo è impossibile da sostituire e quando non ci sarà più saremo costretti a giocare in maniera diversa. Non posso dire che stiamo già preparando il post-Messi, però è vero che già da tempo abbiamo deciso di scommettere su calciatori giovani. Per ora quello che dobbiamo fare non è preoccuparci, ma godercelo. Prima di concludere il mio mandato mi piacerebbe fargli un contratto vitalizio come abbiamo già fatto con Iniesta. Si è guadagnato il diritto a decidere quando dire basta. L’unica speranza che hanno i tifosi italiani, inglesi e degli altri Paesi di vederlo da vicino è aspettare che il Barça visiti i loro stadi".

Domani al Meazza ci sarà anche uno scontro di filosofie, il tiqui-taca dei blaugrana contro la corsa e la determinazione dell'Inter. "Conte lo conosciamo da un po’ e, sebbene abbia una proposta calcistica diversa rispetto alla nostra, non si può certo dire che non sia un vincente - dice ancora Bartomeu -. A Barcellona hanno fatto una grande partita, ma non sono stati molto fortunati e hanno sbattuto contro il nostro muro, Ter Stegen. Vidal? Non è previsto nessun movimento a gennaio. Abbiamo una rosa equilibrata: non ci manca niente, ma non possiamo nemmeno permetterci di perdere qualcuno. Se chiederà la cessione? Mi è già successo più volte. Mai a gennaio, ma a fine stagione. In alcuni casi li abbiamo lasciati andare. Altre volte li abbiamo convinti a restare. Lautaro? È una domanda-trappola. Quello che posso dire è che all’Inter sta giocando benissimo e non è l’unico ad avermi impressionato. Non è un caso se i nerazzurri sono in testa alla classifica della Serie A".

Sempre riguardo all'Inter, Bartomeu parla dell'acquisto nel 2009 di Zlatan Ibrahimovic, proprio dai nerazzurri. "L’arrivo l’ho vissuto da tifoso e ho pensato che era un grandissimo acquisto. Nel frattempo abbiamo vinto le elezioni e ci è toccato venderlo, perdendo un sacco di soldi. Ma alla fine era la cosa da fare per il bene dello spogliatoio e dello stesso Ibra. Mi piace Zlatan perché è un tipo diretto, che ti dice le cose in faccia".

Sezione: Copertina / Data: Lun 09 dicembre 2019 alle 10:30
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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