Una buona Inter esce dal San Paolo di Napoli con diverse indicazioni tattiche da sottolineare. Ranieri si affida in avvio a un 4-4-1-1 che non paga particolarmente: Obi a sinistra non garantisce qualità nelle ripartenze e Chivu soffre Lavezzi sulla sua corsìa, soltanto Wesley Sneijder riesce a regalare sorrisi perché alle spalle di Milito è sempre insidioso. Insomma, il tecnico nerazzurro capisce che l'anello debole della sua Inter è la fascia mancina da dove Maggio crea la più grande palla gol del primo tempo e per la ripresa sceglie di mandare in campo Ricardo Alvarez al posto di Joel Obi così da spezzare i ritmi, una mossa rischiosa anche perché Chivu era già ammonito ma comprensibile.

Ranieri dunque si affida a un albero di Natale molto elastico, con Zanetti-Cambiasso-Motta in mediana e Alvarez-Sneijder alle spalle del Principe Milito. L'Inter acquista solidità e guadagna specialmente grazie all'ingresso dell'argentino, che contemporaneamente esalta anche Wesley Sneijder: i due dietro a Milito svariano a meraviglia e creano diversi pericoli, Chivu sulla fascia ha la copertura di Thiago Motta e Cambiasso in ripiegamento mentre Maicon con Zuniga non ha particolari problemi, visto anche l'ausilio di Javier Zanetti e di un Ranocchia che anche quando c'è da fare gli straordinari non si pone grattacapi, essendo particolarmente in serata.

L'Inter però - beffata dal rigore di Cavani - da metà ripresa in poi preme sull'acceleratore e decide di rischiare tutto: Sneijder diventa un jolly a tutto campo, Cambiasso è la svolta tattica di Ranieri perché per azzardare viene sguinzagliato e dunque offre inserimenti a raffica che creano scompiglio dalle parti della retroguardia del Napoli. I nerazzurri dunque finiscono col concedere naturalmente qualcosa in contropiede ma macinano occasioni a raffica: al 75', Ranieri sostituisce un Thiago Motta tutt'altro che positivo e lancia a sorpresa Maurito Zarate. L'argentino doveva essere l'uomo addetto a spaccare gli equilibri andando a completare una sorta di 4-2-2-2 iperoffensivo: Zarate alla fine pesca soltanto un paio di buone soluzioni e nulla di più, ma sono Alvarez e Sneijder quelli che portano l'Inter a un passo dal pareggio in almeno tre occasioni, una delle quali clamorosa con Ricky totalmente solo davanti a De Sanctis.

Il finale è della disperazione, Samuel si trasforma in ariete aggiunto e Maicon è praticamente un'ala che non rientra più così da costringere Zanetti a miracoli in difesa: il brasiliano mette un paio di palloni pericolosi per Milito, ma il contropiede del Napoli allo scadere è la logica conclusione di un assalto tattico finito male. Ma quell'albero di Natale con Alvarez e Sneijder - quest'ultimo sicuramente molto più esaltante nella ripresa che nel 4-4-1-1 del primo tempo - potrebbe essere davvero una lieta scoperta...

Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 26 gennaio 2012 alle 03:00
Autore: Fabrizio Romano
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