Milan e Inter si sfidano con l'once de gala, al netto delle defezioni, nel primo dei due euroderby delle semifinali di Champions League. Nei nerazzurri, solito 3-5-2 per Inzaghi, che recupera per la panchina D'Ambrosio e Gosens: in difesa Darmian, Acerbi e Bastoni davanti a Onana, a centrocampo l'ex dell'incontro Calhanoglu vince il ballottaggio con Brozovic per il ruolo di play-maker, ai suoi fianchi Barella e Mkhitaryan con Dumfries e Dimarco sulle corsie laterali. In attacco Dzeko in coppia con Lautaro Martinez. Pioli, che deve rinunciare a Rafael Leao, si affida al più che collaudato 4-2-3-1: in porta Maignan, con Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez a completare il pacchetto difensivo. In mediana spazio a Tonali e Krunic, Brahim Diaz, Bennacer e Saelemaekers agiscono sulla trequarti, a supporto dell'unica punta Giroud.
Squadre compatte in avvio di gara e gioco spezzettato a causa del pressing da una parte e dall'altra, più aggressivo quello del Milan, che tiene alti il baricentro e la linea difensiva, marcando uomo su uomo, e sull'anticipo non evita i falli prima su Dumfries (Hernandez) e poi su Dzeko (Tomori): dal calcio di punizione guadagnato dal bosniaco nasce il corner battuto da Calhanoglu e diretto allo stesso 9, che vince il duello in area contro Calabria firmando l'1-0 per l'Inter. I rossoneri colpiti a freddo sono arrembanti nella ricerca immediata del pareggio, la squadra di Inzaghi è letale in ripartenza: sul lancio lungo di Maignan, Giroud braccato da Acerbi sbaglia la sponda di testa, Barella in mezzo a tre serve sullo sprint Dimarco che ruba il tempo a Calabria, Lautaro si sgancia al limite d'area chiamando all'uscita Kjaer e lasciando libero il corridoio a Mkhitaryan, mentre sia Tonali che Krunic sono in ritardo, l'armeno si ritrova a tu per tu con Maignan e non sbaglia. Sotto di due gol dopo 11', Pioli al 18' deve anche fare i conti con il forfait di Bennacer, rimpiazzato da Junior Messias. L'Inter lascia il pallino dell'azione ai cugini, che avanzano con Calabria e Theo Hernandez in supporto alle due ali, Krunic e Tonali a ridosso della trequarti, ma davanti i rossoneri trovano un muro e lo stesso Giroud rimane sempre ingabbiato tra le maglie nerazzurre. La squadra di Inzaghi difende con ordine come un unico blocco compatto ma è sempre pronta a scatenarsi in contropiede: Dzeko e Lautaro attivissimi sulle vie centrali, sull'asso di sinistra Dimarco rimane la soluzione più richiesta dai compagni, l'esterno punta Calabria e poi scarica per gli inserimenti di Barella e Mkhitaryan, con Calhanoglu terzo incomodo per il Milan, ma sfortunato quando il suo destro sul pallone vagante sulla trequarti sbatte sul palo.
Stesso filone nella ripresa, ma l'Inter si fa trovare inizialmente più lunga e impreparata lasciando prima a Brahim Diaz, poi a Messias il tempo e lo spazio per arrivare al tiro, in entrambi i casi fuori misura. Sul ribaltamento di fronte, Bastoni sorprende i rossoneri con l'inserimento palla al piede sulla trequarti, con Dzeko che però non sfrutta l'assist del 95 facendosi respingere il mancino da Maignan. Doppio cambio per Pioli al 60' con Thiaw e Origi che rilevano Kjaer e Saelemaekers, subito contromossa di Inzaghi con Brozovic che rilevando Mkhitaryan riprende il classico ruolo in regia e fa muovere Calhanoglu sulla mezzala sinistra. Il neo entrato Origi è la nuova arma del Milan che attacca con forza da sinistra, mentre la mediana dell'Inter ci mette alcuni minuti a riassestarsi (palo di Tonali che arriva libero alla conclusione dopo la sponda di Giroud). Al 70' è il turno di Lukaku che entra in campo con De Vrij, fuori Dzeko e Dimarco, è quindi Darmian ad agire largo a sinistra, con l'olandese che si sistema al fianco destro di Acerbi nel terzetto difensivo. Al 78' altro doppio cambio per Inzaghi: fuori Calhanoglu e Lautaro, dentro Gagliardini e Correa. Squadre più stanche, ma solo l'Inter può permettersi di abbassare i ritmi con il giropalla che inizia dal basso, rialzandoli una volta arrivata in zona offensiva: Brozovic capomastro della manovra nerazzurra scambia in uno-due con Onana per liberarsi della marcatura di Diaz, in avanti Lukaku e Correa sono più freschi e sfidano i diretti marcatori, Gagliardini agisce da incursore. All'82' le ultime due sostituzioni anche per Pioli che si gioca le carte Kalulu e Pobega al posto di Calabria e Diaz. Il triplice fischio dopo i 4' di recupero certifica il doppio vantaggio in favore dell'Inter in vista del ritorno proprio in casa dei nerazzurri. Nel primo round, per il Milan il 57% del possesso palla ma solo un tiro in porta sulle 12 conclusioni a rete, per l'Inter 18 tiri complessivi di cui 5 tiri nello specchio di Maignan. I nerazzurri hanno segnato e poi protetto il 2-0 correndo per 116,39 km nell'arco dei 90' a fronte dei 112,57 km coperti dai rossoneri.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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