Turnover che vince non si cambia. Messo in archivio il primo dei due euroderby, l'Inter ha la chance di superare la Lazio agganciando momentaneamente la Juventus e portarsi a più 5 sul Milan, sconfitto dallo Spezia nell'anticipo del Picco. A San Siro c'è però da superare il tabù il Sassuolo, contro cui i nerazzurri in casa hanno vinto una sola volta nelle ultime sette annate. Solite rotazioni nel 3-5-2 di Inzaghi: in porta torna Handanovic, difesa con D'Ambrosio, De Vrij e Acerbi. A centrocampo occasione per Bellanova in fascia destra con Dimarco sulla sinistra, in mezzo spazio a Gagliardini, Brozovic e Mkhitaryan. In attacco tocca al tandem Lukaku-Correa. La formazione allenata da Dionisi si schiera invece con il 4-3-3: Defrel punta centrale nel tridente offensivo con ai lati Berardi e Laurienté.
Proprio le due ali neroverdi sono i protagonisti dei primi attacchi verso l'area nerazzura: Laurienté sfida nell'uno contro uno Bellanova, dall'altra parte Berardi si serve della sovrapposizione di Frattesi che davanti ad Handanovic si allunga il pallone e chiede il rigore per presunto contatto con il portiere. Sull'altro fronte Correa gravita intorno a Lukaku che ha il compito di attaccare la profondità, ma sul filtrante del Tucu il mancino del 90 è murato. Il Sassuolo fa male alla difesa a tre dell'Inter con il gioco ancora degli esterni: al 10', palla da Laurienté a Berardi dimenticato in area per la rete del vantaggio, ma il VAR la cancella per fuorigioco del francese, stessa sorte cinque minuti dopo per Correa, servito da Dimarco che però sul cambio di campo di Gagliardini era in offside. Al 20' altra chance per il Sassuolo che punta anche sugli inserimenti di Henrique, cross di Berardi per il brasiliano che di testa non trova la porta. Ottimo il lavoro anche in fase di pressing della formazione ospite, con Defrel e gli altri due attaccanti impegnati nell'aggressione sui tre difensori nerazzurri, mentre il resto della squadra gioca a specchio con le marcature a uomo, non concedendo metri in nessuna zona di campo. Lopez fisso su Brozovic disattiva il cervello della squadra di Inzaghi, mentre Erlic in anticipo su Lukaku neutralizza inizialmente i palloni diretti verso il centravanti belga. Per saltare la linea del pressing deve accendersi Mkhitaryan che al 36' sfugge alla marcatura di Frattesi e serve Dimarco, l'esterno crossa per Correa che di testa non inquadra lo specchio. Nell'azione successiva l'armeno muovendosi ancora tra la linee si mette in proprio ma il suo mancino è respinto dalla difesa neroverde. Al 41' calo d'attenzione del Sassuolo che seguendo a uomo ogni spostamento di Brozovic e delle due mezzali lascia a D'Ambrosio il corridoio centrale per servire Lukaku, Big Rom si trasforma nel duello fisico con Tressoldi e girandosi manda l'Inter avanti con un sinistro micidiale a pochissimi minuti dall'intervallo.
Al rientro in campo delle due squadre, primo cambio per Inzaghi che punta subito sulla LuLa con l'ingresso di Lautaro, fuori Correa. Con la freschezza del Toro tutta l'Inter ha un altro spirito, aumenta i giri del motore e trova la prima palla gol proprio con l'argentino che sull'assist di Dimarco anticipa Tressoldi ma di fronte a Consigli spara in curva. Al 55', sugli sviluppi del corner per l'Inter, il difensore numero 44 del Sassuolo si conferma in serata estremamente negativa insaccando nella propria porta il pallone teso dalla destra di Bellanova. Dionisi corre ai ripari inserendo Pinamonti e Bajrami per Defrel e Laurienté, ma è Lautaro a firmare il tris sfruttando un varco al limite e la deviazione sfortunata ancora di Tressoldi dopo il calcio di punizione battuto corto tra Brozovic e Mkhitaryan. Al 62' il Sassuolo rientra in partita con l'inserimento di Henrique sul cross di Berardi, poi Dionisi sostituisce Tressoldi con Ferrari, mentre nell'Inter erano entrati Asllani e Gosens per Mkhitaryan e Dimarco, quindi al 73' tocca a Bastoni per De Vrij, con Acerbi che si sposta in mezzo e il 95 sul centrosinistra. Gli ospiti aumentano il volume di uomini in attacco, Zortea e Thorstvedt al 76' sostituiscono Toljan e Henrique, un minuto dopo è l'ennesimo inserimento di Frattesi, che sul cross di Rogerio sovrasta Asllani, a risultare vincente per il 2-3 della squadra di Dionisi. A 10' dal termine Inzaghi si gioca la carta Darmian per Bellanova, ma l'Inter che rimane bassa e compressa continua a subire l'assedio di un Sassuolo mai domo. All'89' ripartenza letale dei nerazzurri con Brozovic che chiama l'uno-due a Gosens per liberarsi di uno stremato Frattesi e poi serve a Lukaku il filtrante che il belga, sfuggito in sprint su Erlic, finalizza nella doppietta che chiude il match sul 4-2. Quinta vittoria consecutiva in campionato per la squadra di Inzaghi che ha la meglio nei duelli individuali dei suoi attaccanti. Possesso a palla al 51% per i nerazzurri e soli tre tiri nello specchio sugli undici tentativi complessivi con il massimo del rendimento, agevolato dalla serata no di Tressoldi.
Autore: Daniele Alfieri / Twitter: @DanieleAlfieri7
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