"Spettabile Redazione, La notizia del rinvio di Juventus - Inter non mi coglie assolutamente di sorpresa, anzi! Sono tre giorni che vado dicendo che alla fine sarebbe stato deciso questo ennesimo scempio che affonda definitivamente, anche se c'erano pochi dubbi, la credibilità dello sport italiano e soprattutto di questo calcio ormai zimbello e succube dell'arrogante potere politico bianconero! Ma qualcuno crede veramente che Agnelli & C. avrebbero accettato di perdere l'incasso della supersfida e giocato senza il supporto della loro canea ululante in questo momento di loro stato pietoso? Ma figuriamoci! Si giocherà quando vogliono loro e alle loro condizioni, alla faccia di una Federcalcio che è ormai diventata lo zerbino del potere bianconero! Statene certi che a parti invertite Inter-Juve al Meazza, domenica sera, sarebbe stata sicuramente giocata a porta chiuse! Ma la cosa non mi stupisce più, figurarsi se i ladri storici del calcio italiano perderanno l'occasione di arrivare a vincere dieci titoli nazionali consecutivi… Povero illuso chi crede il contrario! Concludo dicendo un'ultima cosa: ciò che mi fa incazzare ancora di più sono le parole di Marotta che invece di protestare per l'ennesima presa per i fondelli perpetrata ai danni dell'Inter (Società che conta come il due di picche…) fa il signore per non indispettire i suoi ex (ne siamo sicuri?) padroni! E quindi sono contento se i ladri bianconeri ci danneggeranno e sfotteranno per l'ennesima volta, soprattutto adesso che ci siamo portati a casa questi due gobbi! E, pertanto, vada affanculo il calcio italiano, Nazionale in primis!!".
Paolo
"Gentile Redazione, dopo la conquista dell'esclusivo Triplete nerazzurro - di cui il 18° scudetto fu la notoria 2a pietra miliare - avevo fatto tesoro di quelle parole attribuite al vate di Setubal che ammonivano l'ex presidente Moratti e tutto il popolo neroblù circa il fatto che la conquista di quei trofei avrebbe avuto delle sicure ritorsioni da parte dei cosiddetti padroni del vapore: "Attenti, quello che abbiamo fatto ve lo faranno pagare" fu il lascito di Josè (col senno di poi, molto più veritiero che non frutto di leggende metropolitane), con ovvio riferimento anche ai rigurgiti provenienti dalle sentenze di Calciopoli. E perciò, sin da allora, mi era venuto spontaneo mettere da parte - custodendola quasi come una reliquia - una bottiglia di liquore la cui denominazione pareva la perfetta sintesi di quel pensiero mourinhano: Amaro 18 (Isolabella, la marca). La valenza mi pareva abbastanza chiara, nel senso che - in particolare dopo quel tricolore (il 18.mo, appunto) - i nerazzurri non sa rebbero più riusciti a vincerne altri. O, meglio, qualcosa o qualcuno gliel'avrebbe prima o poi di sicuro impedito: da cui il naturale retrogusto amaro. E' "doveroso" inoltre precisare che la gelosa conservazione di quella bottiglia era iniziata non tanto e non solo in memoria di quel monito del tecnico portoghese lasciato in retaggio ai posteri, ma anche e soprattutto per una forma di rispetto al testimonial d'eccezione di quel liquore che - ironia della sorte - era impersonato proprio da "Giacinto Facchetti, il grande campione" (citazione testuale sulla retro-etichetta) che lo descriveva come "l'amico degli sportivi". Ma fino allo scorso venerdì sera - al di là degli insuccessi (sul campo) maturati dai nerazzurri negli ultimi 2 lustri - mancava la cosiddetta "prova provata" che il primo tentativo serio di ambire al massimo traguardo nazionale potesse essere subito "ostacolato" da un qualche impedimento esterno. Ebbene, pur nella gravità e nell'emergenza della situazione sanitaria nazionale, l'epidemia da Coronavirus - meglio nota con la sigla COVID-19 - si presta, tra il serio ed il faceto, ad un abuso di autoironia attraverso un sorprendente gioco di parole rivelatrici. Della serie: l'autoironia non porrà magari rimedio al danno sportivo subìto dagli sportivi a causa delle partite a porte chiuse o rinviate, ma potrebbe sicuramente giovare alla salute mentale di tanti appassionati. Anche perché, detto seriamente, in questa imperante emergenza il Sistema sanitario nazionale non avrebbe proprio personale e risorse sufficienti per far fronte alle eventuali richieste di TSO da parte dei congiunt i soprattutto di quei tifosi nerazzurri che potrebbero anche dar di matto... Insomma, da quel sopracitato gioco, la parola COVID-19 - letta in salsa interista - cela incredibilmente il seguente acrostico: C = comunicazione (di); O = ostacolata; V = vittoria; I = (interista) D = (scu) D (etto); -19 = Nr.19. A parte la "licenza" sulla 5a lettera (D), tutto il resto calzerebbe a pennello con i vergognosi retroscena che stanno emergendo nelle ultime ore. Ma veniamo finalmente al pomo della discordia (eufemismo). Per giustificare il rinvio di Juve-Inter al 13 maggio, quelli della Lega (calcio) - da inarrivabili campioni di ipocrisia, dunque perfettamente etichettabili come "I Tartufi de noantri" - avrebbero fatto leva sull'immagine deleteria dell'Italia che la trasmissione di quella gara a porte chiuse avrebbe diffuso in ben 202 paesi del mondo collegati. Dimenticando, però, che a NON dare una visione rassicurante del nostro paese ci avevano già pensato quelli di un'altra Lega (partito), attraverso le spoglie "isolazioniste" del cotanto governatore lombardo impegnato ad indossare - peraltro maldestramente - una mascherina protettiva durante una diretta su FB. Le pressioni per il rinvio del derby d'Italia esercitate quindi dalla real casa torinese sul cosiddetto Presidente della Lega di Serie A, tal Paolo Dal Pino - per i detrattori (su)Pino, per via che è stato messo letteralmente con la schiena a terra, perché se avesse voluto ma ntenere la più dignitosa posizione eretta (con la "sola" schiena al muro), avrebbe replicato diversamente alle scontate lamentele dell'imbufalito Ad nerazzurro Marotta - hanno rivelato al mondo chi sono ancora i veri padroni del vapore. Nonostante Calciopoli. E a far specie è soprattutto l'innegabile similitudine che avvicina il presidente bianconero al leader leghista, accomunati dalla sordida speculazione che stanno facendo sull'emergenza da Coronavirus. Al di là di talune dichiarazioni di facciata (quelle del "Giovin Signore" che - per priorità del Paese - spacciava fin l'altro giorno la tutela della salute pubblica), contano solo i meri interessi di bottega: patrimoniali per la sponda calcistica ed elettorali per quella politica. E' stato generato un caos regolamentare senza precedenti che pensavo si prestasse all'inevitabile dileggio da parte della stampa sportiva internazionale. Invece le principali testate europee si sono limitate tutte - almeno nelle aperture - a titoli piuttosto asettici sul rinvio di 5 gare della Serie A a causa del Coronavirus tra le quali spicca Juve-Inter. Probabilmente anche i giornalisti sportivi d'oltralpe sono ora tutti presi dalla montante psicosi da pandemia che fino all'altro giorno pareva un fenomeno esclusivo di casa nostra. In ogni caso, a prescindere dal ragno che non si riuscirà a cavare dal buco nell'Assemblea straordinaria di Lega convocata per mercoledì, si potrebbero paventare le auspicabili dimissioni del Signor Dal Pino che gli appassionati nerazzurri (ma non solo) non mancheranno di "salutare" ricordandolo in vita nelle loro ...ingiurie".
Orlando
"Buongiorno a tutti,...che dire...ho letto dei tifosi che giustamente sono incolleriti,ma visto come in questo momento stanno gestendo cose più importanti (la salute) figuriamoci cosa potevano inventarsi con il gioco del calcio...siamo un paese isterico,impaurito e purtroppo,dispiace dirlo molto ignorante,purtroppo le nostre lamentele offrono il fianco all solito scherno "siete dei piagnoni,cartonati e altre amenità del genere"dimenticando però che la nostra unica colpa è quella di provare a giocare a calcio non a voler vincere"per forza,a tutti i costi,in barba alle regole,perché siamo i piu forti..."e già questo ricorda una scuola di pensiero che tanto male ha fatto in passato... è un dispiacere un amaro dispiacere,che si godano la loro" gloria di cartone..."piccoli uomini vittime del loro ego distorto...ma i piagnoni siamo noi...patetici ma fondamentalmente da non prendere neanche in considerazione,contento di essere un"piangista"un piangnone interista Ciao AMALA".
Gianluca
"Spett.le redazione, il titolo “Dal Pino risponde a Marotta” mi sembra del tutto inappropriato e genera non pochi equivoci. Mi aspettavo da parte vostra un preciso commento a dichiarazioni che puzzano di ipocrisia e di imbarazzo. il signore in questione può dire ciò che vuole ma alcune cose sono certe: 1) non si capisce bene come una partita regolarmente fissata per domenica a porte chiuse possa poi essere rinviata il giorno dopo a porte aperte. Esiste o no il contagio o viene superato in 24 ore, ;2) E’ stata accolta la proposta della Juventus e del suo presidente del rinvio a porte aperte incurante delle possibili conseguenze solo per finalità di carattere monetario ( la perdita di 5 milioni di incasso e francamente non è una bella cosa) 3) si fissa la data del 13 maggio e non quella di Inter -Samp., con il rischio che l’Inter debba giocare un giorno si è un giorno no. A meno che questo sig, Dal Pino abbia in cuor suo la speranza che l’Inter possa essere eliminata da qualche competizione. In ultimo il richiamo agli interessi generali fa semplicemente ridere. L’unico vero interesse è il solito, quello della Juve. I più cordiali saluti".
Giuseppe
"Rimanere indifferenti ai torti che vengono perpetrati ai danni dell'Inter da parte di una Federazione corrotta e corruttibile che si nasconde dietro ad un virus per assecondare gli interessi di un sistema mafioso neanche tanto celato è troppo. Sinceramente questo campionato è una farsa, le disparità di trattamento grottesche, gli animi esasperati, la credibilità sottozero. Internazionale 1908 F.c. dovrebbe prendere la decisione irreverisibile di ritirare la squadra dal campionato e giocare solamente le partite di Coppa. A questo punto scoppierebbe il sistema ed inevitabilmente la Federazione stessa, e ci si avvierebbe verso un desiderato anno zero. Lo auspico vivamente: vivere in mezzo a quest'immondizia non fa bene allo sport più bello del mondo. La misura è colma. Una decisione del genere farebbe parlare di se per anni ed anni, e riporterebbe credibilità. Sveglia Suning !!!".
Alessandro
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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