Era entrato nell'Inter in punta di piedi e, dopo le primissime prestazioni, c'era già chi ne aveva criticato ferocemente l'acquisto oneroso, bollando il centrocampista come "sopravvalutato". Adesso è tutto diverso, perché Nicolò Barella s'è preso l'Inter e pure la Nazionale, zittendo i detrattori. "Fino a due mesi fa, infatti, il centrocampista arrivato dal Cagliari sembrava essere in difficoltà nel calarsi nella nuova dimensione milanese anche a causa di diversi fattori - spiega Tuttosport -. La stanchezza per un finale di stagione intenso fra gli impegni col Cagliari, la nazionale maggiore, l’Under 21 all’Europeo di categoria e il trasferimento all’Inter che gli avevano dimezzato le vacanze. Di conseguenza una preparazione più ristretta con le amichevoli estive che lo avevano visto quasi sempre subentrare nella ripresa. E poi, ovviamente, il peso di una valutazione monstre che avrebbe messo pressione su chiunque: fra prestito (12 milioni), riscatto (25) e bonus vari (8+4), infatti, l’Inter ha investito quasi 50 milioni per il 22enne cagliaritano, facendolo diventare per un mese scarso l’acquisto più caro della storia del club nerazzurro, prima che i 65 milioni più 13 di bonus per Lukaku spazzasse via qualunque precedente primato. Poi però ecco la scintilla. Dopo due ingressi da subentrante con Lecce e Cagliari e 45 minuti negativi da titolare con l’Udinese (ammonito quasi subito, Conte lo sostituì all’intervallo), la storia di Barella con l’Inter è cambiata il 17 settembre, quando contro lo Slavia Praga a San Siro è subentrato a Brozovic a metà ripresa sul punteggio di 1-0 per i cechi. Nei minuti di recupero, Barella trovò con un destro al volo dal limite dell’area il gol del pareggio che, di fatto, tiene tuttora in vita l’Inter in questa Champions. Da lì Barella ha cambiato marcia, si è preso la maglia da titolare e non l’ha più mollata, se non per turnover il 28 settembre con la Sampdoria prima della trasferta al Camp Nou. Dal 17 settembre in poi, Barella in tredici apparizioni ha messo insieme assist (2 con Milan e Sassuolo) e un altro gol bellissimo e decisivo col Verona prima della sosta". Una certezza.

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Sezione: Rassegna / Data: Mer 20 novembre 2019 alle 09:30 / Fonte: Tuttosport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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