Riparte il campionato e tra i protagonisti ci sono anche gli arbitri, come sempre sotto la lente d'ingrandimento. "Gol tolti come quello di Ibrahimovic a Firenze? No, non ne vedremo più di reti annullate così. Conta l’immediatezza: un esempio? Veretout in Roma-Samp verrebbe ancora annullato, non c’è nulla tra il tocco di Perez e il suo tiro, quello di Ibra no". Lo specifica il designatore Nicola Rizzoli ai taccuini della Gazzetta dello Sport.

"Una settimana a intensità altissima - spiega Rizzoli -. Mi trovo a gestire un gruppo doppio rispetto a quello cui ero abituato (48 arbitri, 4 Var pro - confermati Banti, Di Paolo, Mazzoleni e Nasca - 82 assistenti e 45 osservatori, ndr) e li ho trovati tutti entusiasti della novità e preparati. Premesso che i dati dell’ultima Champions evidenziano più falli e gialli per le squadre italiane dimostrando che c’è un’attitudine al gioco diverso, sì, ci sono rigori concessi che sono troppo leggeri. C’è contatto e contatto, soprattutto nel calcio, che è fatto di contatto. Non possiamo togliere al difensore la possibilità di fare un movimento istintivo: se il braccio non poteva essere più ritratto non deve essere punibile. L’obiettivo è permettere ai difensori di non giocare come i pinguini. L’augurio è che se ne fischino di meno: vorrebbe dire che si interpretano meglio contatti valutati in maniera troppo leggera e che i giocatori capiscano che un contatto non equivale a un rigore".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 19 settembre 2020 alle 11:24 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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