Il Corriere dello Sport pone sul banco degli accusati l'arbitro sloveno Slavko Vincic, evidenziando qualche errore di troppo. "Primo tempo. Bayal Sall stoppa il pallone che viene raccolto dal portiere, l’arbitro sloveno lo ha considerato un retropassaggio volontario. Sulla seguente punizione “a due” in area, il tiro di Dodò subisce due deviazioni: la seconda, quella di Tabanou, è sicuramente regolare, arriva con la scoscia sinistra (fosse stato il braccio, sarebbe andato bene comunque, visto che è attaccato al corpo). Ad essere sospetta è la prima deviazione, quella di Lemoine, non è escluso che arrivi col braccio sinistro, ma le immagini non aiutano a dissipare il dubbio. Non ce ne sono, invece, sul gol di Dodò, che, sia pur di poco, è in fuorigioco. Al momento del colpo di testa di Palacio, infatti, il brasiliano è di poco oltre Perrin, lo si coglie soprattutto dalla distanza dei piedi (il sinistro per Dodò) dalla linea dell’area di porta. E la parata di Ruffier non lo rimette in gioco. Secondo tempo. Tabanou, brutta entrata su Mbaye: l’arbitro opta per il cartellino giallo, siamo molto vicini all’arancione. Negli ultimi minuti, protesta (timidamente) il St. Etienne che chiede un rigore, stavolta vede bene Vincic: il pallone, infatti, sbatte sulla schiena del difensore nerazzurro e non tocca mai il braccio". 


 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 07 novembre 2014 alle 08:30 / Fonte: Corriere dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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