Il gruppo di lavoro di Stefano Pioli viene elogiato oggi dalla Gazzetta dello Sport, che parla dell'affinità esistente nello staff tecnico nerazzurro. Un affiatamento dal quale poi nascono i risultati. "Il preparatore atletico Matteo Osti è stato il primo con cui Pioli ha iniziato a lavorare, nel settore giovanile del Bologna dal 1999 - si legge -. Poi ecco Giacomo Murelli, il suo vice, dal 2004 a Modena quando Pioli allenava e lui era il capo degli osservatori. Quindi ecco Davide Lucarelli, collaboratore tecnico, dal 2010 nel Chievo con Stefano. L’anno dopo si unisce Francesco Perondi, preparatore atletico, quindi nel 2016 con l’esperienza all’Inter ecco Walter Samuel. Pioli, alla Pinetina, ritrova anche il preparatore dei portieri Adriano Bonaiuti: un’amicizia mai sfiorita negli anni, fin da quando, nel Padova del 1995-96 erano compagni di squadra in A. Insomma, si lavora, ci si confronta e si cresce tutti insieme da un bel po’ ormai. E la «famiglia» cresce perché nel gruppo sono entrati anche Andrea Scanavino e Giuseppe Bellistri, preparatori atletici, insieme con Michele Salzarulo e Giamarco Pioli, il figlio di Stefano, football analyst". Un agglomerato di tante anime diverse e che sa fare squadra. L'Inter che poi vince sul campo è anche il risultato di questo grande lavoro nascosto.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 30 marzo 2017 alle 10:26 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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