La Gazzetta dello Sport pensa di aver trovato il problema strutturale decisivo dell'Inter: la mancanza di un "regista classico".

"Nainggolan, che non è un playmaker, è stato preso per aggiungere peso, cattiveria e gol sulla trequarti, non per migliorare la circolazione del pallone. L’Inter in mediana è ripartita con Vecino e Brozovic, titolari sia contro il Sassuolo sia contro il Torino. Vecino è un onesto ramazzatore, capace di reti importanti, ma non gli si può chiedere nulla di rilevante in impostazione. Brozovic è diventato un manovratore credibile nella seconda parte della scorsa stagione, quando è apparso Rafinha 20-30 metri davanti a lui e quando Cancelo è decollato come esterno basso d’assalto. Il passatore fa bella figura se il passaggio è buono (ovvio) e se il destinatario del pallone si fa trovare nel posto giusto (meno scontato) - spiega la rosea -. A regime il duo Vrsaljko-Politano può replicare l’idea forte interista dell’ultimo girone di ritorno, Cancelo più Rafinha, anche all’interno di un sistema di gioco differente, ma altre variazioni sono in arrivo".

Con il reintegro di Nainggolan, infatti, due sono le strade: inserire il belga la posto di Politano oppure tornare al 4-2-3-1. "Ad ogni modo Spalletti faccia scelte decise e stabili, per quanto possibile. La sperimentazione prolungata genera incertezze, troppi cambiamenti confondono. A un certo punto il gioco deve essere riconoscibile", avvisa la Gazzetta.

VIDEO - IL RITORNO DEL “DIVINO”, GRAN GOL DI JONATHAN CON L’ATLETICO PARANAENSE

Sezione: Rassegna / Data: Mar 28 agosto 2018 alle 09:00 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print