Esaltando la prestazione di Nainggolan, la Gazzetta dello Sport rimarca come all'Inter manchi un giocatore con le sue qualità "In tutte le squadre c’è almeno un giocatore deputato a creare, se non proprio a inventare, la manovra: chiamatelo regista, fantasista, trequartista, fate come volete, ma lì in mezzo al campo uno con i piedi buoni è necessario. Mancini, invece, anche a causa di qualche infortunio, si presenta all’Olimpico, di fronte alla Roma, con una mediana composta da Medel, M’Vila, Kuzmanovic e Guarin. Nessun architetto. Anzi: nemmeno un geometra. E come si può pensare di vedere un’azione ben disegnata se non c’è l’uomo che dovrebbe svolgere quel compito? I gol nerazzurri arrivano da un colpo di testa di Ranocchia su calcio d’angolo e da un cross girato in porta da Osvaldo (con decisiva deviazione di Astori): non proprio una manovra limpida... E anche nell’assalto alla ricerca del pareggi non c’è lucidità, né organizzazione. La prestazione del belga è debordante, perlomeno quanto la sua corsa: non si ferma mai, sgomma, sbuffa, si rialza, riparte, è un motorino sempre acceso. Sono 6 i palloni recuperati e 3 i dribbling tentati (1 sbagliato). Se Mancini potesse contare su un elemento così, probabilmente disegnerebbe un centrocampo diverso e tutta la squadra giocherebbe meglio. Il problema dei nerazzurri è che, lì in mezzo, dove la manovra nasce e dove servono idee, oltre ai muscoli c’è poco altro". 

Sezione: Rassegna / Data: Lun 01 dicembre 2014 alle 11:58 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
vedi letture
Print