Lunga intervista del Corriere dello Sport a Paolo Di Canio. Tanta Lazio, ma non solo nelle parole dell'attuale opinionista Sky.


Quasi 20 anni di Lotito alla Lazio come li giudichi? 
"Sono una persona onesta, scindo le problematiche personali dal resto. Pensando da dove è partito, ha fatto non bene, di più. Che gli possiamo dire come imprenditore sportivo? Risultati importanti e bilanci sani". 

Mai accettato fino in fondo dalla maggioranza dei tifosi? 
"I laziali hanno questa serenità di sapere che la società è sana, non è più in pericolo, ma c’è quel tarlo dentro di non riuscire a fare da anni quel passo in più. I tifosi più viscerali vorrebbero poi da parte sua, ogni tanto, qualcosa di più empatico nei loro confronti. Lotito è un uomo molto pragmatico, non ha l’affabilità dei presidenti sentimentali alla Moratti". 

Sempre più rari. 
"Ancora oggi, quando parla dell’Inter è sempre un atto d’amore". 




Tu sei “fisico” anche quando parli di calcio. Dai l’idea di stare sempre dentro in un match. 
"Io sono carnale sempre, soprattutto quando parlo di calcio. Ci sono i filosofi e poi ci sono quelli come me, i viscerali. In mezzo, c’è la comunicazione sciatta e deformante dei social". 

Non sei social? 
"Mai stato e mai lo sarò. Ogni tanto provo a chiedere: ma come cazzo fate a sprecare così il vostro tempo? Ma perché dovrei dar retta a chi distorce i tuoi pensieri e li trasforma in formulette buone per giocare al tiro al bersaglio. Oggi puoi dire qualunque cagata, ma se hai i follower vai avanti. Ci sbomballano tutte le ore per non essere troppo selvaggi in tivù e poi vedi sciatteria e volgarità ovunque. Un trend che celebra con enfasi il nulla". 

Un esempio? 
"Faccio un discorso articolato su Lukaku in cui spiego perché secondo me gli mancano alcune cose per essere un top player e risulta che tu hai detto che Lukaku è una pippa. Mi fanno pena, in particolare, quegli ex giornalisti anziani anche bravi che, per strappare due like, stanno sui social a sentenziare qualsiasi cosa. Dove sta la dignità di quello che si è stati?". 




Non possiamo non parlare con te di Mourinho. A distanza di mesi dal tuo messaggio carpito “Avete preso il peggio del peggio…”. 
"Erano battute tra amici. Mourinho è un personaggio che mi ha sempre affascinato. Lo studio da sempre, in particolare negli ultimi tre o quattro anni, cosa succede nella sua storia e nella sua testa. Conferma di essere un leader unico al mondo. Nelle ultime tre partite con il Bodo e il Venezia, la Roma ha incassato 11 gol perdendone due e pareggiandone una. Se avesse detto in un club come il Chelsea o il Tottenham un decimo di quello che ha detto qui, abbinato a questi risultati, sarebbe saltato il giorno dopo. Lui no, al contrario, la gente è ancor più dalla sua parte. La conferma di un uomo dalla grande personalità e carisma. Li capisco i tifosi, hanno diritto di sognare. Io farei peggio di loro ma, con tutto il rispetto, questa è anche la disperazione dei risultati mancati degli ultimi anni". 

Sezione: Rassegna / Data: Ven 19 novembre 2021 alle 11:30
Autore: Alessandro Cavasinni
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