Da una parte l'interista Biagio Antonacci, dall'altro la milanista Laura Pausini. La Gazzetta dello Sport li ha intervistati entrambi, a pochi giorni dal via del loro tour estivo. 

Quest’anno Milan e Inter hanno duellato fino alla fine…
Laura: "Io però all’ultima di campionato sono volutamente scappata alla comunione di mio nipote in Romagna. Non avrei retto".
Biagio: "Infatti io sono morto. Quella tra Inter e Empoli è stata una partita incredibile, quando ha sbagliato il rigore Icardi ho pensato: “Questo è un segno, non andiamo in Champions”. Poi sulla traversa dell’Empoli all’89’: “Questo è un segno, andiamo in Champions”, perché non puoi avere quel culo lì e non approfittarne...".

Parliamo di allenatori.
L.: "Sono dispiaciutissima dell’addio di Ringhio, sono una sua fan da sempre, amo la personalità che ha dentro e fuori dal campo. Gattuso è un guerriero, un po’ ci assomigliamo. Top. Chi vorrei al suo posto? Soltanto il mio amico Ancelotti, ogni volta che lo vedo glielo dico. Ovunque vada lascia il segno, lo adoro. Certo, con il Napoli sta facendo bene, quindi temo dovrò aspettarlo ancora un po’...".
B.: "Nonostante abbia apprezzato tecnicamente anche Spalletti, sono davvero felice per l’arrivo di Conte. È un vincente, con lui sicuramente arriviamo o primi o secondi, anche senza Icardi. Scrivetelo".

Laura è un’esperta...
L.: "Fino a qualche anno fa, quando abitavo a Milano e andavo spesso allo stadio, ero ancora più preparata. Ricordo un Inter-Milan a cui decisi di andare all’ultimo e al Milan non avevano più biglietti, quindi li presi dall’Inter finendo in una zona tutta nerazzurra. A un certo punto si fece male Ronaldo. Io non riuscii a trattenermi e mi alzai per esultare… Vi lascio immaginare le reazioni".
B.: "Ma Laura! Non puoi dire certe cose! Poi quel Ronaldo lì… il Ronaldo fenomeno vero per me resta lui, era indribblabile, come la Pausini".

Quale canzone vorreste dedicare alla vostra squadra?
B.: "A Madrid dopo il triplete hanno messo due pezzi: uno di Ligabue e il mio “Liberatemi”. È stata la soddisfazione più grande della mia vita! Ero lì a festeggiare e loro cantavano la mia canzone... ho pensato Dio esiste! In questo momento però direi “Ritorno ad amare” nella speranza di tornare a vincere".
L.: "La mia è quella che il Milan stesso ha scelto per sé. Ve la canto: Resta in ascolto che c’è un messaggio per te, Milan alè, aleeeeeè".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 05 giugno 2019 alle 11:43 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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