CdS - Nuovo San Siro, strada in salita per Inter e Milan: il Comune frena

Anche il Corriere dello Sport pone l'accento sui primi discorsi intavolati al Comune di Milano riguardo il nuovo stadio. "Non sarà una passeggiata per l’Inter e il Milan ottenere dal consiglio comunale il riconoscimento del pubblico interesse per il masterplan del nuovo San Siro - assicura il quotidiano romano -. I dirigenti nerazzurri e rossoneri ne hanno avuto la conferma ieri, prima dalla Conferenza dei Servizi del mattino e poi dalla commissione congiunta Urbanistica e Sport del pomeriggio. A Palazzo Marino diversi rappresentati delle forze politiche non sono convinti di dare l'ok alla demolizione della Scala del Calcio e c'è chi ha richiesto l’intervento di un advisor tecnico esterno (ma ci sono i tempi tecnici?) per ottenere una documentazione completa e “alternativa” a quella dei due club. La risposta sul pubblico interesse che dovrebbe arrivare entro il 10 ottobre, dunque, slitterà. Di quanto? Per legge massimo di 30 giorni anche se Milan e Inter non vorrebbero andare oltre il 25 ottobre".  
 
Il Comune continua a puntare sulla ristrutturazione del Meazza e ha sottolineato che nel 2015 lo studio di un noto architetto richiesto da Thohir quando sembrava che il Meazza potesse diventare tutto nerazzurro (con il Milan a Portello) aveva indicato in 200 milioni il costo di lavori assai invasivi. "I due club hanno invece parlato di circa 510 milioni necessari per le opere e hanno ribadito che non sono disposte a giocare in trasferta 3 anni. Su questo non transigono: il veto alla ristrutturazione del Meazza è categorico. Se il Comune dirà di no al pubblico interesse, valuteranno aree in altri Comuni come per esempio Sesto San Giovanni. La prossima settimana Inter e Milan incontreranno i Comitati di Quartiere e i cittadini residenti a San Siro. Il Comune ha inoltre chiesto di vedere i progetti scartati (non solo quelli di Populous e Sportium) e vorrebbe spiegazione sul perché delle bocciature".